25 luglio 2012

PAM. Zig zag tra angoli preziosi e da scovare del reparto ortofrutta.

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Layout a griglia, cartellonistica chiara e facilmente leggibile, poco invasiva e sobria. Appena entrati, lo spazio ortofrutta: un richiamo alla genuinità, tentativo di portare la mente verso campagne che odorano di terra, o pascoli sullo sfondo di cieli tersi. Al punto vendita PAM di viale Jonio 390, zona nord di Roma, bastano tre passi dalla porta d’ingresso per raggiungere le due isole che ospitano finocchi, zucchine, pomodori, cespi di radicchio e frutta. Sulla sinistra, un piccolo banco frigo è tutto dedicato alla IV gamma. Non mancano primizie e ortaggi bio, in espositori leggermente defilati e pensati per catturare in particolare l’attenzione del cliente già attento al km zero e indirizzato verso precise scelte e che non a caso fa incetta di prodotti “del territorio”, con le zucchine del Lazio o la cicoria dei “campi vicini” che va a ruba. Tante le varietà di mele: Royal Gala, Stark, Golden, Fuji. Una manciata di cassette di bontà che vanno scovate. Nel reparto, sono 8 le referenze scontate: in serata, molte quelle quasi esaurite, come le zucchine che d’estate si mangiano anche crude con goccio di limone. I 5 sensi sono stimolati dalla sequenza di colori: prima le cassette di mele, poi l’arancio delle pesche e le albicocche, infine il pallet-box che ospita meloni e angurie. Nell’insieme la struttura è semplice e lineare, ma l’attenzione al prodotto non manca. Lo testimoniano le indicazioni relative alla merce che figurano sui cartellini: lettura facile, prezzi corretti, pochi i prodotti con descrizione mancante.

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