Bianco, croccante e buonissimo, al via proprio in questi giorni la nuova stagione del Radicchio Rosso di Treviso tardivo a marchio Igp. Un orgoglio per le zone di produzione (solamente 24 comuni tra le provincie di Treviso, Venezia e Belluno) e una bandiera di qualità riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Una stagione che in attesa delle temperature più rigide avanza con una scrupolosa selezione dei cespi da parte delle aziende per immettere sul mercato un prodotto idoneo e rispettoso del disciplinare di produzione e degno del nome Radicchio di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp.
Qualità quindi come parola d’ordine sia nei confronti della grande distribuzione, sia dei consumatori, un impegno che il Consorzio persegue in tutta la filiera e che incontra una sempre più crescente richiesta del pubblico. Proprio per la varietà tardiva, infatti, la produzione certificata dell’annata 2020/21 registrava un incremento del +15% rispetto all’anno precedente, una crescita in perfetta tendenza con le annate precedenti che si augura un ulteriore aumento anche per la prossima stagione.
La consueta raccomandazione da parte del Consorzio di tutela rimane quella di cercare il prodotto a marchio, solo il bollino infatti certifica il tracciamento della qualità e permette di distinguere un prodotto di qualità superiore da uno unicamente superiore nel prezzo di vendita.
Fonte: Consorzio Radicchio Rosso di Treviso Igp