03 dicembre 2020

Patata di Bologna Dop: crescono i consumi (+33%) e le sfide

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Crescono le vendite di patata di Bologna Dop (Denominazione di origine controllata) e si fanno più ambiziosi gli obiettivi per il futuro. Anche, grazie, alla nuova campagna di comunicazione triennale che prenderà avvio il 13 dicembre e sarà veicolata tramite tv, radio, web e social: “L'obiettivo – ha spiegato Andrea Galli, coordinatore del progetto di comunicazione triennale QualiPat, durante la conferenza stampa di ieri – è di raggiungere diversi target di consumatori, compresi i  giovani. E naturalmente tutti coloro che sono interessati all'origine dei prodotti”.

La conferenza stampa è stata anche l'occasione per fare il punto sull'andamento di mercato: “I consumi della patata di Bologna Dop sono in aumento – ha raccontato Davide Martelli, presidente del consorzio di tutela – In dieci anni la produzione certificata è cresciuta del 127,5 per cento. Riteniamo questi risultati il giusto riconoscimento a tutto quello che sta dietro la Dop”. Il riferimento è al rispetto del disciplinare di produzione, al sistema di tracciabilità messo a punto attraverso l'apposito codice presente in tutte le confezioni dal quale si può risalire al nome del produttore e, anche, alla scelta di includere nel pack patate di un'unica varietà, la Premura.

La patata di Bologna Dop in numeri

Davide Martelli, presidente del consorzio di tutela patata di Bologna Dop

Sono 90 le aziende agricole che aderiscono al Consorzio di tutela, per un totale di 420 ettari seminati, e sono nove i confezionatori. Il venduto ammonta a una media di poco meno di 12mila tonnellate ogni anno, la stagione 2019-20 ha toccato quota 11.229 tonnellate, con una crescita del +19,8% rispetto allo scorso anno. Per dare la dimensione, si sappia che la produzione nazionale è di 130mila tonnellate: “Il nostro è ancora un prodotto di nicchia – ha commentato il presidente – La campagna di comunicazione è anche volta a incrementare le nostre quote di mercato“. 

Complice la pandemia, quest'anno, a ottobre, rispetto allo stesso periodo del 2019, i consumi complessivi di patate sono cresciuti, secondo i dati Nielsen, del 6,3 per cento. Un trend che non rispecchia quello delle vendite di patata di Bologna Dop, che cresce invece a doppia: “Grazie, anche, a una maggiore penetrazione della Gdo – ha spiegato Martelli – registriamo un'incremento del 33 per cento. Oggi siamo presenti presso quasi tutte le insegne”.

Quanto ai prezzi, la forbice è tra 1,30-1,70 euro il chilo, a seconda delle decisioni delle catene distributive; per la remunerazione del produttore, invece, è ancora presto per dare cifre, poiché la stagione non è ancora conclusa. Ma a proposito Galli ha chiarito: “Lo scorso anno, con 0,30 euro il chilo, è stata una buona annata. Quest'anno ci aspettiamo qualcosa in meno“.

Patata di Bologna Dop, molto più che buona

Tornando alla campagna, si tratta di un progetto finanziato con il contributo dell’Unione europea nell’ambito del bando 1144-2014 volto a mettere a punto azioni di informazione e promozione dei prodotti agricoli: “L'investimento triennale è di circa un milione di euro – ha precisato Galli – Di questi, il 70% è finanziato“. 

“Molto più che buona” è il claim scelto allo scopo:La denominazione di origine – ha concluso Galli – è la tutela intellettuale del territorio. Con il progetto di comunicazione vogliamo trasmettere i valori dei luoghi di produzione della patata di Bologna Dop e ricordare l'impegno dei nostri produttori, grazie ai quali è possibile tracciare e garantire ogni singola confezione venduta”.

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