C'era qualche timore a causa del caldo estivo che perdura anche in questo anomalo mese di settembre e che non agevola solitamente i consumi di patate, nonché il prezzo di vendita della varietà Primura leggermente superiore rispetto agli altri anni. Nonostante questo tutto sembra procedere per il meglio in questa prima fase di commercializzazione delle Patate di Bologna Dop, che secondo i dati diffusi dal Consorzio da quando è iniziata la campagna a metà luglio ha già fatto registrare volumi di vendita allineati con quelli ottimi della passata stagione.
Risultati che confermano, d'altronde, le ottime performance generali di questo prodotto che è passato dalle 5.240 tonnellate di vendita del 2015-2016, alle 7.380 ton del 2016-2017, per arrivare alle 9.430 ton del 2017-2018. «Si tratta di un risultato eccezionale – dichiara Alberto Zambon, presidente del Consorzio di Tutela Patata di Bologna D.O.P. – che ha superato le aspettative e gli obiettivi iniziali. Registriamo un aumento di circa 2.000 ton/anno, conseguenza in particolare di alcuni aspetti: un'attività di promozione efficace, con il supporto di una campagna di comunicazione in linea coi valori del Consorzio e con l’utilizzo sapiente dei social media, ma anche e soprattutto il crescente apprezzamento della Primura da parte del consumatore, che evidenzia un processo di fidelizzazione in corso e una qualità percepita della Patata di Bologna D.O.P. particolarmente elevata.
Infine – conclude Zambon – sta crescendo la penetrazione della Primura grazie ad un aumento delle catene che richiedono il prodotto: un fattore che ha certamente un'incidenza positiva importante, sia per il presente che per il futuro».