L’Associazione dei produttori, gli operatori che aderiscono al tavolo paritetico della Borsa patate di Bologna, con la partecipazione della Regione Emilia-Romagna, riuniti il 28 settembre 2022 in seduta straordinaria, hanno analizzato l’andamento di mercato delle patate e le relative disponibilità sia in Italia che in Europa.
La Commissione ha registrato un forte innalzamento del valore della materia prima nei principali bacini produttivi di tutta Europa a seguito della minore produzione, della disponibilità significativamente ridotta di patate di qualità e dell’aumentata domanda da parte di molti paesi europei ed extraeuropei.
La stessa Commissione ha inoltre analizzato il forte inasprimento dei costi lungo tutta la filiera dal post raccolta fino al consumatore finale. Al termine di un lungo confronto, i presenti tenuto conto di quanto sopra esposto, con decisione unanime hanno definito l’aumento del valore del prodotto confezionato individuando i seguenti nuovi valori minimi, in vigore dai prossimi giorni.
I nuovi valori
Patate comuni, dei progetti a filiera, da consumo fresco, di prima qualità, confezionate in sacco vert-bag da 1,5 e due chili, calibro 40/70 o 45/75 millimetri, in vendita al prezzo minimo 0,95 euro il chilo. La merce si intende franco arrivo sovra imballo in cartone incluso.
Patate comuni di prima qualità dei progetti di filiera da consumo fresco, calibro 40/70 o 45/75 confezionate in sacchi da quattro-cinque chili, in vendita al prezzo di 0,80-0,85 euro il chilo.
Non sono da escludere, per il futuro, eventuali altre variazioni di prezzo in funzione dell’andamento del mercato.
Fonte: Ce.Pa, Centro di documentazione per la patata