20 agosto 2014

Patate. Buona la produzione in Sardegna. Si attende l’Igp per quella rossa di Colfiorito

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Notizie positive da due regioni italiane per quanto riguarda la produzione di patate. In Sardegna, nelle campagne di Quartu, sebbene il mercato non sia semplice a causa della concorrenza sia estera (Paesi nordafricani e Germania) che interna del nord Italia (prezzi intorno ai 30 centesimi al chilo secondo quanto dichiara Elfisio Perra, presidente della Coldiretti di Cagliari, al quotidiano L’Unione Sarda), il raccolto è stato buono. Dai 500 ettari interessati a questa coltura la produzione per ettaro è intorno ai 400 quintali. Si chiama “Spunta” la varietà coltivata: la “novella” viene seminata da dicembre a marzo e si raccoglie da aprile ad agosto. Sempre ad agosto parte invece la seconda semina che si raccoglie da novembre sino a febbraio dell’anno successivo.

Spostandoci sul Continente, invece, per la Patata Rossa di Colfiorito l’iter che porterà al riconoscimento dell’Igp sembra procedere speditamente dopo che il Ministero delle Politiche Agricole ha dato l’ok per la protezione transitoria. La produzione interessa l’area montana dell’Appennino Umbro-Marchigiano, a est della provincia di Perugia (Foligno, Nocera Umbra, Valtopina, Sellano) e a ovest di quella di Macerata (Serravalle di Chienti, Muccia, Pieve Torina, Sefro, Visso e Montecavallo), ad una altezza poco inferiore ai 500 metri. Forma allungata, buccia color rosso opaco, è da sempre apprezzata per sapore e consistenza. Secono la Coldiretti di Macerata, che sta seguento il percorso verso il raggiungimento della denominazione, il riconoscimento del marchio Igp consentirebbe di combattere le falsificazioni, oltre che preservare il patrimonio gastronomico nazionale.

Credit foto: umbria.com. Fonte News: L’unione Sarda, Il Resto del Carlino

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