Il Centro di documentazione per la patata (Ce.Pa) ha annunciato l’aumento dei prezzi di listino delle patate, a seguito della diminuzione degli stock e all’aumento dei costi. Nella riunione di venerdì 16 settembre 2022, gli operatori della Borsa Patate di Bologna si sono confrontati in merito ai dati produttivi e all’entità degli stock presenti nei magazzini. Tale analisi ha restituito uno scenario che desta forte preoccupazione. I quantitativi di patate raccolte e destinate al conto deposito risultano di oltre il 20% inferiori di quelli degli ultimi anni, in un contesto di vendite sostenute sin dall’inizio della stagione. I dati dei principali produttori europei confermano una situazione internazionale caratterizzata da minori rese e maggiori scarti.
La preoccupazione più viva tra gli operatori è l’aumento dei costi di produzione agricoli (fertilizzanti antiparassitari, meccanizzazione), di stoccaggio e confezionamento. I rincari dell’energia elettrica, del gas, degli imballaggi e dei trasporti incidono su tutte le fasi della filiera in maniera determinante. Per quanto riguarda alcune voci di spesa, l’aumento ha già toccato vette del 400%.
In questa fase di inizio della campagna di commercializzazione 2022/23 gli operatori che aderiscono alla Borsa Patate sono, al pari dei loro colleghi europei, in forte apprensione per il futuro del settore: il rischio è quello di un notevole ridimensionamento delle superfici investite, con la prospettiva di un prossimo raccolto insufficiente a coprire le necessità del mercato interno.
L’organizzazione afferma pertanto l’inderogabile necessità di ottenere una migliore remunerazione per il prodotto, ricorrendo anche a significativi adeguamenti dei prezzi di vendita, in modo tale da non compromettere in modo irreversibile la futura disponibilità di un prodotto essenziale per i consumatori e, in particolare, di un’eccellenza produttiva fondamentale per il paese, come la Patata di Bologna Dop e Selenella, oltre agli ingenti quantitativi di prodotto controllato e certificato destinato alle private labels.
Fonte: Ce.Pa