Dopo la crisi che ha colpito la frutta estiva, è la volta anche delle patate. A preoccupare seriamente l’Associazione Produttori Patate Emiliano-Romagnole (APPE) per la stagione commerciale in arrivo, a raccolta oramai terminata, sono le quotazioni molto basse che si stanno registrando in questo periodo. Nonostante la qualità quest’anno sia stata buona, la cessione del prodotto sta incontrando non poche difficoltà. Come si legge in una nota della stessa Associazione: “Influiscono negativamente gli incrementi di superficie coltivate e le forti rese produttive, elemento che si registra in tutte le regioni italiane e nelle principali aree produttive europee. A ciò va sommato un evidente calo dei consumi che non favorisce il normale decumolo del prodotto immagazzinato”.
L’appello di che APPE rivolge a tutta la filiera, e alla distribuzione moderna in particolare, è che venga privilegiato il prodotto di origine italiana. “È importante che non si verifichino di nuovo i casi denunciati nel corso delle annate precedenti, quando grandi quantità di patate francesi sono state spacciate, nei punti vendita, come prodotto italiano”. L’invito, quindi, rivolto agli attori della GD e DO è che evitino azioni commerciali troppo aggressive che portino ad un abbassamento eccessivo dei prezzi al consumo “facendo leva sulla situazione di particolare difficoltà di qualche operatore. Queste azioni avrebbero un effetto devastante su tutta la filiera e sui risultati economici per i produttori, che sicuramente il prossimo anno pianificherebbe prodotti diversi”.
Infine un richiamo, rivolto questa volta alle istituzioni pubbliche e ai controlli sui casi di patate estere vendute come italiane. “La sopravvivenza del comparto pataticolo è fortemente a rischio, sia in Emilia Romagna che nel resto del Paese. Solo un atteggiamento responsabile degli attori della filiera e un sostegno da parte delle istituzioni pubbliche potrà garantirne il futuro”.
Fonte news: APPE. Fonte foto: www.potatoes.com