29 giugno 2016

Peperone Cornelio®. Investimenti e novità

62

Un caso di innovazione e successo che, di anno in anno, acquisisce sempre maggior consapevolezza di sé e, di conseguenza, incentiva piani di investimento presenti e futuri. È il Peperone Cornelio®, lanciato due anni fa da Valfrutta Fresco. Un prodotto nuovo e antico insieme, con il recupero di una storica tipologia di peperone, vale a dire il Corno di Toro, e il lavoro di miglioramento varietale portato avanti con un partner sementiero di primo piano come Enza Zaden.

Il progetto prosegue in modo spedito e non mancano le novità. «Siamo soddisfatti. Il progetto sta andando bene. In due anni abbiamo migliorato le tecniche agronomiche che ci consentono di non avere più picchi produttivi o carenza quantitativa. Quindi, oggi, abbiamo ancora più continuità e qualità insieme, con un prodotto che è disponibile 12 mesi all’anno sia per il mercato interno che estero» ci spiega Stefano Soli, direttore marketing e vendite di Valfrutta Fresco.

Due colori – giallo e rosso – polpa dolce, buccia sottile e grande digeribilità: sono queste le caratteristiche salienti per un prodotto che rispetto alle storiche e più diffuse tipologie, riesce da una parte ad andare incontro alle esigenze dei consumatori che avevano abbandonato il consumo di questo storico ortaggio, e dall’altra riesce a soddisfare i suoi storici estimatori, grazie alle sue doti di versatilità in cucina, essendo ideale da consumare sia crudo che cotto in moltissime preparazioni.

PeperoneCornelio_Cucina
La Sicilia è l’areale di coltivazione scelto da Valfrutta Fresco per avere a disposizione tutto l’anno il prodotto migliore dal punto di vista qualitativo, anche se non mancano test in altre regioni. «Per la prossima campagna abbiamo messo a dimora in Sicilia tra i 40 e i 50 ettari per la produzione convenzionale. Le nuove tecniche agronomiche ci consentono, oltre ad avere qualità e quantità costante tutto l’anno, un basso impatto ambientale in linea anche con i parametri richiesti dalla grande distribuzione sia italiana che straniera». La coltivazione del Peperone Cornelio®, infatti, è condotta con tecniche di lotta integrata sia in pieno campo che in coltura protetta.

PeperoneCornelio_Raccolta

Sul fronte dell’export non mancano notizie più che positive. I primi test l’anno scorso avevano dato risultati incoraggianti, anche dopo il debutto internazionale a Fruit Logistica nel 2015 e il lavoro di promozione e conoscenza portato avanti anche nell’edizione del 2016. «Abbiamo cominciato ad esportare il peperone Cornelio® in Germania, Svizzera e nei Paesi Nordici. Certamente le caratteristiche organolettiche lo rendono più interessante per il trade internazionale, rispetto ai peperoni da sempre in commercio, che hanno sempre avuto una commercializzazione solo a livello nazionale. Le difficoltà che stiamo affrontando sono sul prodotto sfuso più che sul confezionato. I mercati esteri richiedono un prezzo costante con un calibro impostato e costante, quindi sempre uniforme. È un aspetto sul quale stiamo lavorando».

Potrebbe interessarti anche