Il 2022 promette di chiudersi con uno scenario da peggior annus horribilis della storia della pericoltura italiana, che fa seguito ai due disastrosi che l'hanno preceduto. Concause: fitopatologie, crisi climatica, materie prime, inflazione, ma anche un po' di disaffezione da parte dei consumatori di fronte a frutti dal fascino più glamour o esotico.
La nostra pericoltura non sta a guardare e risponde con una serie di iniziative che mirano a rilanciare un settore che rappresenta un'eccellenza, sia in termini qualitativi che quantitativi, in cui il nostro Paese detiene non pochi primati. Tutti da difendere: l'Italia è leader nella produzione a livello mondiale, se si esclude la Cina, e detiene oltre il 30% di quella europea. Non tutti sanno, per esempio, che oltre il 95% delle pere Abate nel mondo sono italiane.
A ricordarci questi primati e la vitalità di un comparto strategico, è la partenza di un progetto di rilancio firmato da Opera, uno dei più grandi consorzi di frutticoltori italiani specializzati nella coltivazione di questo frutto. Il Consorzio, nato nel 2015 e non a caso insediato nel cuore dell'Emilia Romagna, regione da cui proviene oltre il 65% delle pere italiane, riunisce oggi 11 soci in rappresentanza delle realtà più importanti dell'intera filiera, il cui fatturato lordo pre-crisi (2019) si attestava intorno ai 100 milioni di euro a cui punta di ritornare.
Il progetto si articola in una serie di interventi su tre fronti: educazione, comunicazione, collaborazione.
Educazione, affidata ad eventi e attività di media & digital relation rivolte al consumatore, a cui la pera Opera va raccontata in modo nuovo, simpatico, immediato, fresco, ma rendendolo consapevole del “tesoro” nutrizionale e organolettico che rappresenta.
A dispetto del nome altisonante, Opera si proporrà come un brand amico, alla mano, che rende immediatamente riconoscibile un frutto della natura sano, con i suoi 0,1 % di grassi, 41 calorie per 100 grammi, vitamine e fibre in quantità, controllato, da agricoltura sostenibile e 100% italiano, vario nei gusti e nelle forme, semplicemente buono. Un frutto versatile che può rappresentare uno snack alternativo, vincente su tutta la linea, un ingrediente gourmet per ricette sorprendenti, un alleato di benessere per tutte le età, una scelta da veri intenditori.
Comunicazione multimediale perché rivolta a tutti i pubblici: dall'adv a campagne social, dai mezzi classici a quelli più innovativi, terreno di coltura per i target giovani a cui la pera Opera va raccontata con i giusti linguaggi senza temere anche, anzi inglobandolo nell'”operazione simpatia”, qualche ironico gioco di parole da slang giovanile.
Collaborazione con tutti gli stakeholder: la vera ricetta vincente, da percorrere fino a coinvolgere anche i decisori. Adriano Aldrovandi, presidente di Opera, commenta: “La strada intrapresa e che va assolutamente potenziata è quella dell'aggregazione di filiera. Vanno applicate con sempre maggiore decisione al mondo agricolo le regole auree per la crescita, già suffragate dall'industria mondiale e valide per ogni realtà economica. Senza perdere le specificità che sono il nostro blasone, ma esaltandole in un quadro d'assieme”.
È dal 2015 che Opera si muove in questa direzione su cui oggi gli operatori del comparto concordano, come dimostra l'azione congiunta che vede il Consorzio della pera dell'Emilia Romagna Igp, di cui Opera fa parte, già impegnato in un'attività di comunicazione volta alla valorizzazione del frutto italiano.
Il primo segnale del progetto Opera arriverà forte e chiaro con l'avvio di una campagna che annuncia “La nuova stagione di Opera, e sarà un successo”, on air a partire dal 20 novembre fino al 30 dicembre su tv, stampa e web, sostenuta anche da attività di PR. Una campagna crossmediale pianificata dal centro media della società Pubblisole che ha richiesto un investimento importante in comunicazione, con circa 800 spot televisivi, 200 milioni di impression e 487mila contatti sviluppati.
Il claim anticipa lo spirito e gli obiettivi di tutta l'azione futura del Consorzio che punta a diventare top of mind nella testa di consumatori di ogni età, evoluti, consapevoli, attenti, che amano i cibi sani e leggeri e scelgono l'italianità ogni volta che possono.
Fonte: Opera