Cresce la lista dei Distretti del cibo in Emilia-Romagna. Dopo quello dei Salumi Dop Piacentini, del Biodistretto “Romagna distretto bio simbiotico”, del Prosciutto di Modena Dop e dell'Aceto balsamico di Modena, ora è la volta del Distretto della Pera dell'Emilia-Romagna. Riconosciuto come tale da un apposito atto della Regione, avrà come sede legale Ferrara.
“I Distretti del cibo, in Emilia-Romagna, sono realtà profondamente radicate nel territorio- spiega l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi-, create per promuoverne lo sviluppo, garantire la sicurezza alimentare, la coesione e l‘inclusione sociale, ridurre l'impatto ambientale e lo spreco alimentare. L'aver creato un Distretto della Pera- ha aggiunto l'assessore- offrirà sicuramente opportunità in più per valorizzare questo prezioso frutto”.
Tra gli obiettivi del Distretto, anche quello di salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale, oltre a valorizzare le produzioni agroalimentari di qualità favorendo l'integrazione di filiera.
Per i Consorzi di tutela delle Dop e Igp, il riconoscimento di Distretto del cibo rappresenta un ulteriore strumento per promuovere le proprie produzioni di qualità lungo tutta la filiera produttiva, anche attraverso la partecipazione ai bandi emanati dal ministero dell'Agricoltura. In base alla legge nazionale, i Distretti sono realtà legate al territorio, con un'identità storica omogenea frutto dell'integrazione fra attività agricole e attività locali, nonché di produzione di beni o servizi di particolare specificità.
Il territorio interessato
Il Distretto interesserà vaste aree del territorio regionale, con città e paesi appartenenti a sei diverse p rovince, e precisamente: la provincia di Reggio Emilia (Bagnolo in Piano, Campagnola Emilia, Casalgrande, Correggio, Fabbrico, Reggio Emilia, Rio Saliceto, Rolo, Rubiera, San Martino in Rio, Scandiano); la provincia di Modena (Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro Di Modena, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Formigine, Marano Sul Panaro, Medolla, Mirandola, Modena, Nonantola, Novi di Modena, Ravarino, S. Cesario sul Panaro, S. Felice sul Panaro, S. Possidonio, S. Prospero, Savignano sul Panaro, Soliera, Spilamberto, Vignola, Zocca); la provincia di Ferrara (Argenta, Bondeno, Cento, Codigoro, Comacchio, Copparo, Ferrara, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Masi Torello, Mesola, Fiscaglia, Ostellato, Poggio Renatico, Portomaggiore, Riva del Po, Terre del Reno, Tresignana, Vigarano Mainarda e Voghiera); la provincia di Bologna (Anzola dell'Emilia, Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Calderara di Reno, Castello d'Argile, Castelguelfo, Castelmaggiore, Crevalcore, Galliera, Granarolo dell'Emilia, Imola, Malalbergo, Medicina, Minerbio, Molinella, Mordano, Pieve di Cento, Sala Bolognese, Sant'Agata Bolognese, S. Giorgio di Piano, S. Giovanni in Persiceto, S. Pietro in Casale, Valsamoggia); la provincia di Ravenna (Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Cervia, Conselice, Cotignola, Castelbolognese, Faenza, Fusignano, Lugo, Massalombarda, Ravenna, Russi, Sant'Agata sul Santerno e Solarolo); la provincia di Forlì-Cesena (Bertinoro, Cesena, Cesenatico, Forlì, Forlimpopoli, Longiano).
Fonte: Regione Emilia Romagna