Sono due le caratteristiche che contraddistinguono la Pesca di Leonforte Igp: è tardiva – la stagione inizia il primo settembre e termina il dieci novembre – ed è insacchettata.
Ogni singolo frutto ancora sull'albero, a partire dalla seconda metà di giugno, viene infatti posto in un sacchetto di carta per essere difeso dai patogeni: “In questo modo non usiamo la chimica – riferisce a myfruit.it il presidente Domenico Di Stefano – Inoltre, con questa tecnica, ogni produttore conta i frutti che ha sugli alberi. Per quest'anno attendiamo tra i sei e gli otto milioni di pesche”.
Un frutto autunnale
La Pesca di Leonforte Igp è di colore giallo intenso, molto profumata, la polpa è croccante: “Si tratta di un frutto autunnale a tutti gli effetti – spiega Di Stefano – Arriviamo sul mercato quando le altre varietà sono esaurite, dunque c'è ampio margine di crescita. Oggi il Consorzio conta 17 soci per un totale di 140 ettari coltivati, pari al 92% della produzione Igp. Ci sono poi quattro centri di confezionamento. Le superfici sono in crescita, ogni anno entrano in produzione nuovi impianti, i margini di sviluppo ci sono. La domanda supera l'offerta”.
Il capitale umano
“Le nostre produzioni non sono meccanizzabili – aggiunge il presidente – Pertanto viviamo di risorse umane, prima che sia maturo ogni frutto viene visto dall'uomo dieci volte. Per far fonte alla carenza di manodopera locale abbiamo avviato un progetto di integrazione, che ci rende doppiamente soddisfatti. La nostra frutta viene raccolta e non resta sugli alberi, inoltre permettiamo agli operatori di entrare in una vera e propria famiglia, in cui trovano solo opportunità“.
Crescita step by step
Il Consorzio della Pesca di Leonforte Igp è stato ufficializzato dal ministero delle Politiche agricole lo scorso 21 aprile. Il 15 luglio prossimo si terrà un evento proprio a Leonforte (Enna) per ufficializzarne l'istituzione.
“Si tratta di un evento necessario per presentare lo staff e la produzione al nostro territorio e per svelare i progetti futuri – spiega la direttrice Rita Serafini – Il Consorzio intende infatti crescere a piccoli passi, il che non significa a rilento. Per ora miriamo alla promozione locale, poi punteremo a quella regionale, nazionale, fino ad andare fuori dai confini italiani“.
“Siamo pronti ad andare sul mercato”
“Dopo qualche tempo di preparativi – conclude – siamo pronti per andare sul mercato. Lo faremo con una struttura smart, ciascuno ha un ruolo proprio e precise responsabilità. Puntiamo inoltre alla rete, stiamo facendo networking con gli altri consorzi del territorio. E poi abbiamo un altro grande progetto in cantiere, ma per ora non possiamo aggiungere nulla. Possiamo solo dire che, se andrà in porto, sarà un colpaccio”.