05 agosto 2022

Pesche e nettarine, parte la campagna di valorizzazione

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Una campagna di comunicazione istituzionale il cui obiettivo è valorizzare e promuovere la produzione nazionale del settore pesche, nettarine e percoche in una annata caratterizzata da quantità buone e con qualità alta anche se con calibri medi dovuti alla siccità. E' l'iniziativa che si protrarrà fino a fine agosto promossa dall’Organizzazione interprofessionale Ortofrutta Italia, con il patrocinio e il sostegno del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

L'iniziativa nei punti di vendita

La campagna sarà caratterizzata da un intervento collettivo di filiera, che vedrà la partecipazione dei produttori agricoli, in particolare con le loro strutture organizzate, insieme a quella delle principali catene della moderna distribuzione e dei dettaglianti specializzati, con il coinvolgimento degli operatori grossisti.

In circa cinquemila punti di vendita dislocati sul territorio nazionale, saranno esposti poster informativi per i consumatori, con indicazioni sulle principali tipologie di pesche: una comunicazione istituzionale di prodotto, realizzata con il sostegno del ministero dell’Agricoltura.

L’iniziativa di Ortofrutta Italia, a maggior ragione in una annata come questa, vede quindi uno sforzo importante di tutta la filiera di prodotto – produzione, commercio e distribuzione – che si pone a tutela innanzitutto dei produttori agricoli, dei consumatori e dell’intero settore che sostiene anche un considerevole indotto. Tale iniziativa ripropone infatti un Regolamento che prevede, fra le altre cose, il rispetto di un capitolato condiviso dagli operatori del settore in sede interprofessionale riconfermando alcuni parametri qualitativi dei frutti, dal colore alla dolcezza.

In Italia annata (quasi) normale

Questa annata è caratterizzata da una produzione complessiva in Europa stimata a poco meno di 2,9 milioni di tonnellate e tali volumi sono inferiori del 20% rispetto la media degli anni 2016-20. La causa principale di questo calo dei volumi è da imputarsi al cambiamento climatico. Quest’anno si sono verificate gelate primaverili i cui effetti, contrariamente alle annate precedenti, hanno influito in modo fortemente negativo con danni rilevanti in Spagna, in particolare nelle regioni settentrionali Catalogna e Aragona in particolare, e in misura molto più lieve per quanto riguarda Italia, Francia e Grecia.

In Italia, dopo due annate condizionate dalle gelate particolarmente violente e le successive grandinate che hanno danneggiato irrimediabilmente la produttività di alcuni territori, in particolare della Romagna, l’offerta nazionale del 2022 si attesta su livelli più vicini alla normalità per il settore, in particolare: sono stimate in 469mila tonnellate per le pesche da consumo fresco, quasi 75mila tonnellate le percoche e poco meno di 537mila per le nettarine. Queste quantità, però, potranno probabilmente subire un calo a causa della siccità che riduce il calibro medio dei frutti.

La contingenza eccezionale di quest’anno è un segnale importante ma non è possibile considerarla come unità di misura per valutare la complementarietà delle produzioni. Tale complementarietà infatti nel mercato nazionale è sicuramente fisiologica ed importante e, proprio per questo motivo, servono azioni chiare e forti verso il consumatore sulla preferenza di scelta del prodotto italiano, puntando al gusto, alla qualità, alla sicurezza di filiera ed alla tracciabilità, anche per gli effetti che ha sul sistema economico e occupazionale del settore.

Su questo spirito e con questi obiettivi si basa la campagna promossa dall’Organizzazione interprofessionale Ortofrutta Italia, come detto, con il patrocinio e il sostegno del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

Fonte: Oi Ortofrutta Italia

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