Mirtilli, more, lamponi, ribes e anche fragole made in Italy. Per i piccoli frutti settembre è ancora italiano, anche se non mancano i lamponi dal Portogallo. Per le fragole c’è prodotto dal Trentino e Veneto ovvero dalle colline della Lessinia con quotazioni che superano i 5 euro il kg e arrivano a 8 euro.
Prezzi alti per i mirtilli
Sono italiani e presentano quotazioni sostenute i mirtilli venduti nei mercati all’ingrosso italiani. A Padova quotano 25/16 euro e vedono un aumento di 2 euro il kg. Si spende di più a Bergamo dove raggiungono i 17/18 euro contro i 16 di Milano e Cesena. Si spende di meno a Verona dove quotano 13 euro il kg e a Torino si scende a 11,50 euro.
Lamponi fino a 20 euro
Italiani e in vaschetta pure i lamponi nel mercato di Cesena raggiungono anche i 20 euro il kg, si scende a 17 euro a Firenze e a 15 euro a Milano. Quotazioni alte anche a Padova e Bergamo dove si vendono a 19 euro il kg sia il prodotto italiano sia quello portoghese.
More italiane dai 12 ai 15 euro, ampia la forbice per il ribes
Anche le more sono italiane ma con prezzi più bassi. Se raggiungono i 17 euro il kg a Bergamo si possono comprare a a 13 euro nel mercato di Padova per scendere anche a 12 euro al centro agroalimentare di Torino come anche nei mercati di Bologna, Roma e Genova.
Il capitolo ribes rosso registra un’ampia forbice nelle quotazioni. Si va dai 22 euro di Treviso ai 17 euro il kg a Roma, ma pure ai 12 di Milano e in mezzo i 15 euro di Reggio Emilia. Una scala molto ampia di prezzi per questo piccolo frutto rosso.
Fragole anche a 7,50 euro il kg
Il prodotto Trentino strappa delle buone quotazioni. A Bologna siamo a 8 euro, mentre a Rimini raggiunge i 7,50 euro il kg come a Reggio Emilia e Cesena. Si spende un po’ meno a Torino dove quota 6,30 euro il kg, a Bergamo si scende anche a 5,50 euro il chilo. Solo al mercato di Verona e poco sotto i 5 euro. In alcuni mercati c’è il prodotto di collina della Lessinia che quota un po’ meno.