“La qualità è una premessa indispensabile per il consumatore e una sfida continua per noi”. Così Thierry Mellenotte, direttore generale di Pink Lady in Europa durante il workshop che si è tenuto ieri a Macfrut con l’obiettivo di condividere il proprio modello di filiera guardando al futuro. E’ un approccio collaborativo e mutualistico che coinvolge tutti gli attori della filiera, dalla produzione alla distribuzione, con l’obiettivo di promuovere una produzione agricola etica, sostenibile e responsabile. Il Club Pink Lady si basa su principi di trasparenza, integrità e rispetto per l’ambiente, e si concentra sull’importanza della collaborazione e della condivisione di valori comuni tra tutti i partecipanti alla filiera.
Una filiera ad alto valore
“La filiera Pink Lady è stata creata su valori di collettività, di performance e di responsabilità condivisi – ha sottolineato Thierry Mellenotte – Negli ultimi anni abbiamo lavorato sulla valorizzazione delle competenze agricole e commerciali, in una logica di differenziazione della marca, per generare e distribuire valore lungo tutta la filiera della mela Pink Lady. Al centro della strategia c’è la Carta degli impegni, che stabilisce una serie di obiettivi e azioni volte a ridurre l’impatto ambientale della produzione, a promuovere il benessere degli agricoltori e delle comunità locali e a garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti. La filiera prosegue il suo approccio innovativo per rimanere marchio leader in Europa. E la crescita in un mercato complesso, con un aumento del 20% dei volumi di vendita, ne testimonia il successo”.
Tra i principali impegni della carta ci sono: la sostenibilità ambientale, che viene perseguita attraverso la riduzione dell’impatto ambientale nella filiera di produzione, la gestione delle risorse idriche, la cura e la salute del suolo cui l’Associazione contribuisce con un impatto positivo.
Pink Lady Europe si impegna al fianco dei produttori per una migliore distribuzione del valore, per consentire loro di investire in soluzioni sostenibili e una produzione sempre più responsabile: il benessere degli agricoltori si sostanzia attraverso condizioni di lavoro dignitose, formazione e supporto ai produttori per l’adozione di pratiche agricole sostenibili.
E’ un approccio che si riflette sui territori, che Pink Lady Europe contribuisce a rivitalizzare grazie alla sostenibilità delle proprio impatto sulle comunità, promuovendo l’economia circolare a livello locale.
Si manifesta anche attraverso la qualità e sicurezza dei prodotti, che sono sottoposti a rigorosi controlli di qualità e sicurezza alimentare lungo tutta la filiera, e la promozione della biodiversità, cui Pink Lady Europe si impegna attivamente attraverso la conservazione degli habitat naturali e la protezione delle specie vegetali e animali presenti nei territori di produzione.
Camanzi: “Viviamo un’epoca di profondi cambiamenti”
In apertura ai lavori è intervenuto Luca Camanzi, professore di Economia agraria e alimentare al dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna, che ha presentato i primi risultati di uno studio condotto nell’ambito di un progetto internazionale da lui coordinato: il progetto Med-Links, che ha l’obiettivo di offrire soluzioni per migliorare la sostenibilità delle filiere ortofrutticole del Mediterraneo. Dai dati della ricerca emerge come la sostenibilità, spesso collocata tra le voci di costo di un’azienda, sia piuttosto uno strumento per aumentare la competitività e il valore delle imprese e, nel lungo termine, mette le imprese al riparo dai cambiamenti repentini delle condizioni di mercato.
“Le forti tensioni internazionali e i cambiamenti climatici, politici ed economici portano le famiglie italiane a ridefinire le proprie priorità e scelte di acquisto alimentari: pesano fattori che vanno oltre la sfera strettamente economica e includono sempre più frequentemente valori ambientali, etici e sociali – ha evidenziato – Per le imprese del settore ortofrutticolo, questi nuovi profili di consumo rappresentano certamente una sfida, ma sono anche un’opportunità per contribuire a riorientare le strategie aziendali verso la creazione di un valore condiviso con tutta la collettività e intraprendere così un percorso di sviluppo sostenibile per tutta la filiera nel medio-lungo periodo”.
L’importanza della sostenibilità
“In questi anni l’organizzazione ha avviato un programma di attività legate alle tematiche relative alla responsabilità sociale d’impresa, pensata come un approccio evoluto del mercato; l’obiettivo è di parlare alle persone, non solo al consumatore finale, e questo significa comunicare con trasparenza, in maniera autentica, verso tutti gli stakeholder – Mauro Grossi, referente Csr Italia dell’associazione Pink Lady Europe, Gruppo Salvi – Unacoa – Il risvolto positivo sui valori del brand è stato profondo e potente”.
Il progetto Adotta un albero ne è un esempio tangibile: è un’operazione di trasparenza che offre l’opportunità di conoscere tutto sullo sviluppo del melo, dalla fioritura alla raccolta e che nel 2023 ha riunito ben 6 mila adottanti entusiasti di partecipare all’iniziativa.
Essere un produttore Pink Lady
A Giuliano Donati, produttore di Pink Lady Emilia-Romagna, gruppo Granfrutta Zani il compito di spiegare che cosa significa essere un produttore Pink Lady: “Essere un produttore Pink Lady innanzitutto vuol dire far parte di una comunità di persone che collaborano quotidianamente e si impegnano per un risultato soddisfacente e sostenibile. Le caratteristiche di un Produttore di mele a Marchio Pink Lady sono: mani sapienti, mente accesa e carattere forte per affrontare quotidianamente tutte le sfide con cui la produzione si confronta. Un produttore Pink Lady® deve dimostrare di possedere competenze in diversi campi, di potersi assumere gli innumerevoli impegni che sono alla base della responsabilità che ci vogliamo assumere nei confronti dei consumatori, dell’ambiente, della società con cui viviamo a stretto contatto, nel rispetto della biodiversità, in poche parole vogliamo coltivare i nostri frutteti, nonché i nostri sogni, senza precludere tutto questo alle generazioni future”.
In chiusura gli interventi di altre due voci all’interno della Gruppo: quella di Martino Benzoni, agricoltore presso la Cooperativa Apofruit, distributore autorizzato Pink Lady, che ha raccontato: “Il tema del valore condiviso l’ho vissuto in prima persona nella mia azienda agricola, che è cresciuta e si è sviluppata grazie a Pink Lady, che ci ha sostenuto nella ricerca e nell’innovazione, sviluppando strumenti utili a tutta la coperativa”.
Agire e pensare nel lungo termine, con una visione strategica, sono essenziali per Hannes Tauber, responsabile marketing di Vog, che ha concluso: “Pink Lady ha una visione nel lungo termine, che è fondata sulla capacità di impegnarsi con continuità e “mantenere la promessa” commerciale: sono due elementi distintivi difficilissimi nel mercato ortofrutticolo, perché abbiamo a che fare con un prodotto naturale. Il lavoro di squadra è fondamentale e il modello associativo Pink Lady riesce a unire davvero; e poi c’è il marchio che ha una sua personalità, un carattere distintivo e riesce a dialogare con i consumatori, permettendoci di trasmettere valori”.