Si sapeva che i pistacchi e la frutta secca in genere fanno bene alla salute, si sapeva che la maggior parte dei benefici era da attribuire alle sostanze antiossidanti che contengono, ma ancora non erano ben chiari i meccanismi che portano a questo benessere. A fornire una spiegazione scientifica sono stati recentemente i ricercatori dell’Università della Florida – The Scripps Research Institute (TSRI) – che hanno identificato una delle vie molecolari utilizzate dall’antiossidante resveratrolo (contenuto in pistacchi, arachidi e frutta secca in genere) per produrre la sua azione benefica. In particolare, è stato scoperto e dimostrato che il resveratrolo controlla la risposta infiammatoria dell’organismo, creando un legame con il recettore degli estrogeni, senza stimolare la proliferazione cellulare estrogenica. Questa caratteristica, peraltro, potrebbe aprire la strada anche alla realizzazione di nuovi farmaci. Più nello specifico, è stato riscontrato che il resveratrolo è un efficace inibitore della proteina pro-infiammatoria interleuchina 6 (IL-6). Questa proteina fa parte del sistema immunitario e alti livelli nell’organismo sono stati, per esempio, collegati a più bassi tassi di sopravvivenza nelle pazienti con cancro al seno. I ricercatori hanno scoperto che il resveratrolo è in grado di regolare IL-6, senza tuttavia stimolare la proliferazione cellulare, agendo in modo da alterare un certo numero di co-regolatori del recettore degli estrogeni. Tutte queste osservazioni potranno essere peraltro di grande aiuto nella comprensione di come può lavorare e agire un antiossidante.
29 maggio 2014
Pistacchi, il “segreto” è nel resveratrolo
56