28 febbraio 2014

Pistacchi, in Italia sono più amati al Sud

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I pistacchi piacciono di più agli uomini rispetto alle donne, e sono consumati soprattutto nel meridione d’Italia. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla ricerca “La frutta secca a guscio nell’alimentazione degli Italiani”, promossa dall’associazione American Pistachio Growers in occasione del “World Pistachio Day” dell’altro ieri. Il campione preso in esame ha riguardato 1.000 individui, di età compresa tra i 15 e i 65 anni. I dati raccolti hanno evidenziato che quasi un italiano su due consuma i pistacchi come snack (48,1%) e che comunque sono diverse le varietà di frutta secca conosciute. Le più consumate, assieme ai pistacchi, sono le noci e le arachidi, ma non mancano anche anacardi, pinoli e macadamia. Gli intervistati hanno dichiarato che amano mangiare la frutta secca a guscio prevalentemente in casa (96% vs. 45% fuori casa), da soli (81% vs. 67% con amici) e in inverno (80%). A consumarli in questo modo sono soprattutto i giovani (il 54% della fascia 25 – 34 anni e il 55% della fascia 35 – 44 anni) e residenti al Sud (57%). Le donne (56%), invece, dimostrano di conoscere e apprezzare il pistacchio anche nei suoi fantasiosi usi in cucina, soprattutto le giovani (il 59% tra le 15-24enni e il 62% tra i 25-34enni) che vivono nel centro Sud (68%). La ricerca ha messo in luce anche che gli italiani sono in genere attenti a mettere in tavola cibi salutari: per il 41% è un’esigenza molto importante; per il 48% lo è abbastanza. Dalla ricerca è anche emerso che lo sport più praticato dagli italiani è la corsa, scelta dal 38,9% degli intervistati. Il 60% degli intervistati ricerca cibi con alto valore nutrizionale e che possano migliorare le prestazioni fisiche.

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