Arrivano nuove conferme sulle virtù benefiche dei pistacchi, specialmente per mantenere un elevato grado di concentrazione e per dare quindi il massimo durante le ore lavorative. In particolare, queste conferme arrivano da ricerche condotte dalla californiana Loma Linda University, da Focus Vision e dall’Institut Paul Bocuse di Lione.
Nello specifico, i ricercatori della Loma Linda University hanno scoperto in un’indagine pubblicata su Faseb Journal che mangiare frutta secca regolarmente migliora le frequenze cerebrali associate alla conoscenza, all’apprendimento, alla memoria, al ricordo e ad altre funzioni chiave del cervello. La ricerca, per la verità, ha studiato gli effetti della frutta secca in genere, è vero, ma i pistacchi hanno comunque prodotto la miglior risposta a livello di gamma di frequenze cerebrali, provocando lo stimolo di quelle che migliorano il processo cognitivo e che favoriscono la conservazione delle informazioni, l’apprendimento e la percezione.
Nello studio di Focus Vision, 1.000 persone con un lavoro sedentario da ufficio hanno saltato la prima colazione e hanno consumato uno snack a base di pistacchi da 42 g (circa 1 porzione e mezza) tra le 9 e le 11 di mattina. Il risultato? Più o meno il 92% dei partecipanti aveva precedentemente dichiarato di essere distratto dalle proprie mansioni lavorative a causa della fame che li aveva colpiti durante la mattinata. L’80% di loro, inoltre, aveva affermato di essere affamato la mattina prima di pranzo e di pensare al cibo molto spesso o addirittura ogni giorno. Lo snack a base di pistacchi di metà mattina si è dimostrato un’ottima soluzione: il 92% dei partecipanti ha constatato come i frutti verdi li avessero aiutati a concentrarsi al lavoro come ipotizzato dallo studio, “in qualche modo o fortemente”.
Infine, una recente indagine dell’Institut Paul Bocuse di Lione ha indagato sull’apporto calorico di questo frutto. Per quattro settimane, un campione di donne francesi è stato diviso in due gruppi: uno ha mangiato come snack un biscotto proteinico – spacciato come snack salutare – mentre il secondo gruppo ha consumato dei pistacchi tostati (provenienti dalla California). Gli snack erano equivalenti per contenuto di calorie e proteine. È importante osservare che gli snack (di circa 315 calorie ciascuno) sono stati aggiunti all’abituale dieta quotidiana. I consumi alimentari sono stati registrati dalle partecipanti e le misurazioni di peso e circonferenza del girovita sono state rilevate alla quarta settimana. Mentre il peso delle partecipanti non è variato in nessuno dei due gruppi, il gruppo dei pistacchi ha avuto la tendenza a ridurre il girovita dopo quattro settimane. Le misurazioni della massa grassa corporea sono rimaste stabili nel gruppo che ha mangiato lo snack a base di pistacchi, ma sono cresciute leggermente nel gruppo di controllo. Insomma, chi ha mangiato i pistacchi ha aumentato il consumo di nutrienti importanti sia per le donne che per gli uomini, come ad esempio la tiamina, la vitamina B6, il rame ed il potassio.