13 febbraio 2018

Pistacchi, lo snack ideale per l’ufficio

70

Arrivano nuove conferme sulle virtù benefiche dei pistacchi, specialmente per mantenere un elevato grado di concentrazione e per dare quindi il massimo durante le ore lavorative. In particolare, queste conferme arrivano da ricerche condotte dalla californiana Loma Linda University, da Focus Vision e dall’Institut Paul Bocuse di Lione.

Nello specifico, i ricercatori della Loma Linda University hanno scoperto in un’indagine pubblicata su Faseb Journal che mangiare frutta secca regolarmente migliora le frequenze cerebrali associate alla conoscenza, all’apprendimento, alla memoria, al ricordo e ad altre funzioni chiave del cervello. La ricerca, per la verità, ha studiato gli effetti della frutta secca in genere, è vero, ma i pistacchi hanno comunque prodotto la miglior risposta a livello di gamma di frequenze cerebrali, provocando lo stimolo di quelle che migliorano il processo cognitivo e che favoriscono la conservazione delle informazioni, l’apprendimento e la percezione.

Nello studio di Focus Vision, 1.000 persone con un lavoro sedentario da ufficio hanno saltato la prima colazione e hanno consumato uno snack a base di pistacchi da 42 g (circa 1 porzione e mezza) tra le 9 e le 11 di mattina. Il risultato? Più o meno il 92% dei partecipanti aveva precedentemente dichiarato di essere distratto dalle proprie mansioni lavorative a causa della fame che li aveva colpiti durante la mattinata. L’80% di loro, inoltre, aveva affermato di essere affamato la mattina prima di pranzo e di pensare al cibo molto spesso o addirittura ogni giorno. Lo snack a base di pistacchi di metà mattina si è dimostrato un’ottima soluzione: il 92% dei partecipanti ha constatato come i frutti verdi li avessero aiutati a concentrarsi al lavoro come ipotizzato dallo studio, “in qualche modo o fortemente”.

Infine, una recente indagine dell’Institut Paul Bocuse di Lione ha indagato sull’apporto calorico di questo frutto. Per quattro settimane, un campione di donne francesi è stato diviso in due gruppi: uno ha mangiato come snack un biscotto proteinico – spacciato come snack salutare – mentre il secondo gruppo ha consumato dei pistacchi tostati (provenienti dalla California). Gli snack erano equivalenti per contenuto di calorie e proteine. È importante osservare che gli snack (di circa 315 calorie ciascuno) sono stati aggiunti all’abituale dieta quotidiana. I consumi alimentari sono stati registrati dalle partecipanti e le misurazioni di peso e circonferenza del girovita sono state rilevate alla quarta settimana. Mentre il peso delle partecipanti non è variato in nessuno dei due gruppi, il gruppo dei pistacchi ha avuto la tendenza a ridurre il girovita dopo quattro settimane. Le misurazioni della massa grassa corporea sono rimaste stabili nel gruppo che ha mangiato lo snack a base di pistacchi, ma sono cresciute leggermente nel gruppo di controllo. Insomma, chi ha mangiato i pistacchi ha aumentato il consumo di nutrienti importanti sia per le donne che per gli uomini, come ad esempio la tiamina, la vitamina B6, il rame ed il potassio.

Potrebbe interessarti anche