Visibilità sui punti vendita, aumento delle occasioni di consumo (soprattutto come spuntino fuori pasto), introduzione di nuovi gusti e campagne pubblicitarie multicanale. Sono queste alcune delle strategie del brand Wonderful illustrate da Tom Hazelof, Senior Director Retail Europe and Middle East di Wonderful Brands, durante l’International Nut Forum tenutosi al salone Tuttofood di Milano.
Con un fatturato di 4 miliardi di dollari, 10000 persone che vi collaborano, Wonderful è il maggiore produttore americano di pistacchio e, oltre a questo prodotto, il gruppo produce anche mandorle, mandarini, limoni e melograni. Attualmente può contare su 60000 ettari di pistacchi per 20 milioni di alberi. “Siamo molto attenti alla sostenibilità ambientale e quindi, in primo luogo, alla gestione delle risorse idriche (abbiamo investito oltre 25 milioni di dollari) e alla riduzione dei pesticidi. Abbiamo anche investito 22 milioni di dollari in impianti solari, che generano il 35% del nostro fabbisogno di energia”.
I maggiori player del pistacchio, a livello produttivo, sono Usa e Iran, poi vengono Turchia e Australia. Essendo una coltura biennale, il pistacchio ha un anno di carica e uno di scarica. Nel 2017, ne sono stati prodotti a livello mondile 274 milioni di chili, mentre nel 2018 il quantitativo è salito a 450 milioni di chili. L’Iran, nell’ultimo anno, ha avuto tuttavia un anno negativo a causa della siccità. Negli anni di scarica, per mantenere costanti le forniture sui mercati, sono sfruttati gli stock accumulati negli anni di carica. Wonderful, in particolare, cura tutta la filiera, dalla raccolta alle attività di marketing.
Gli Stati Uniti rimangono il mercato principale, ma l’export verso Europa è in forte crescita (anche a causa della minore produzione iraniana). Seguono poi Asia e Australia.