Martedì scorso una violenta grandinata ha causato diversi danni nella zona di Bronte e, di conseguenza, alle coltivazioni di pistacchio, che rappresentano un’eccellenza internazionale riconosciuta tra l’altro dalla certificazione Dop, denominazione di origine protetta. A denunciare i danni, ancora da definire nei dettagli ma certamente molto ingenti, è stata la stessa Coldiretti Catania, che rileva come due anni di paziente lavoro (il pistacchio è infatti una pianta biennale, e a Bronte si raccoglie solo negli anni dispari) siano andati praticamente in fumo. Il presidente di Coldiretti Catania, Giovanni Pappalardo, ha rilevato: “È stato un evento forse senza precedenti, che mette a rischio una delle produzioni più importanti per la Sicilia”. Giuseppe Campione, direttore di Coldiretti Catania, ha aggiunto: “Chiediamo l’attivazione di tutte le procedure per la proclamazione dello stato di calamità. Il pistacchio è la base economica di un’area determinante per l’economia di tutta la provincia”.
Nelle settimane scorse c’era grande ottimismo per come stava procedendo la campagna e molti agricoltori si attendevano una produzione straordinariamente abbondante e di qualità. Tutto, però, è cambiato in pochi minuti, a causa appunto di una violenta grandinata. Le istituzioni locali sono già al lavoro, in questi giorni, per attivare le procedure dello stato di calamità e altre iniziative che possano aiutare gli agricoltori coinvolti.
La Sicilia è la sola regione italiana in cui si produce pistacchio e Bronte, con i suoi oltre 3.000 ettari di coltura specializzata, rimane l’area di coltivazione principale. Una nicchia a livello quantitativo, ma un’eccellenza apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo, che dal 2009 è tutelata anche dal marchio Dop.