“Fino a qualche mese fa c’erano tutti i presupposti per un’ottima stagione ma, con il fatto che non piove ormai da cinque mesi, ora sta diventando tutto più complicato. Stimo che perderemo tra il 20 e il 30% di prodotto”. Così Andrea Porto, titolare di Agricola Fernandez, azienda specializzata in produzione di pistacchio di Bronte Dop e olio extravergine di oliva, parla dell’ormai prossima campagna del pistacchio.
“La mancanza di pioggia e le temperature elevatissime stanno provocando un grande stress alle piante, che non sviluppano i frutti – prosegue Porto – Diversi gusci sono perfino vuoti. Questo caldo anomalo provocherà molto probabilmente anche uno slittamento in avanti del periodo di raccolta: se infatti normalmente avremmo iniziato durante l’ultima settimana di agosto, probabilmente inizieremo attorno al 10 settembre, per aspettare appunto un pieno sviluppo dei frutti delle piante”.
Dando qualche numero Porto, che possiede 15 ettari tutti a Pistacchio di Bronte Dop, prevede di arrivare sui 100 quintali, ovvero il quantitativo di un’annata piuttosto scarsa.
Un’altra incognita è rappresentata dai prezzi. Il problema, per il Pistacchio di Bronte, non è la domanda, che è sempre molto elevata, ma è trovare il giusto equilibrio tra la domanda e l’offerta, per evitare che i prezzi schizzino alle stelle. “Viste queste condizioni -spiega infatti Porto- mi aspetto un aumento, ma mi auguro non troppo. Prezzi eccessivamente elevati, infatti, fanno poi lavorare meno tutto l’indotto che c’è attorno al Pistacchio di Bronte”.