17 marzo 2023

Pistacchio di Bronte Dop: buone prospettive per il 2023

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E’ un bilancio più che positivo quello che arriva dalla zona del Pistacchio di Bronte Dop, nonostante il maltempo delle scorse settimane e le rigide temperature registrare in Sicilia. Perché, per il pistacchio, le cose potrebbero mettersi bene proprio per questo. A parlarne, interpellato da myfruit.it, è Andrea Porto, titolare di Agricola Fernandez di Bronte (Catania), azienda specializzata in produzione di pistacchio di Bronte Dop e olio extravergine di oliva. L'imprenditore porta avanti una secolare vocazione agricola della sua tenuta, sulla quale un tempo sorgeva una grangia risalente al Seicento retta da monaci basiliani, ovvero una sorta di comunità agraria a conduzione ecclesiastica.

“Il maltempo – spiega Porto – è arrivato quando le piante di pistacchio erano dormienti, quindi sotto questo punto di vista non ci sono stati danni. Piuttosto, per questa coltura è più temuta una situazione in cui non piove e non fa molto freddo durante l’inverno. Negli ultimi mesi, invece, un po’ è piovuto, anche se non tantissimo, e l’inverno è stato abbastanza rigido, con diverse giornate sotto lo zero. Una simile situazione è in generale positiva perché le basse temperature contribuiscono a liberare la pianta da diversi parassiti che la disturbano e posso inficiare la qualità dei frutti. Quindi, in sostanza, al momento ci sono buoni presupposti per fare bene, anche se la stagione ovviamente è ancora molto lunga”.

Aggiunge infatti Porto: “Il risveglio vegetativo comincerà tra qualche giorno, in aprile, e uno dei periodi più pericolosi sarà, come sempre, il mese di agosto. I temporali estivi, quando il frutto è ormai all’80% o più della sua maturazione, sono molto temuti da chi opera nel nostro settore. In quel momento, infatti, i pistacchi sono molto delicati. Non parliamo poi della grandine, che è un’altra insidia sempre dietro l’angolo”.

Intanto, procede molto bene la commercializzazione del prodotto 2021 (a Bronte, come noto, il pistacchio si raccoglie solo negli anni dispari, ndr). “Abbiamo ancora il 30% di scorte – conferma Porto – ma probabilmente ciò che rimane non basterà a soddisfare una clientela sempre più numerosa. Siamo infatti soddisfatti per come sta rispondendo il mercato e per le quotazioni del nostro pistacchio, che da dieci anni a questa parte è in costante crescita nei listini. Oggi, all’ingrosso, siamo a circa 40 euro il chilo“.

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