07 giugno 2022

Pistacchio di Raffadali: sempre più Dop

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Il Pistacchio di Raffadali? E’ sempre più Dop! A confermarlo è, con grande soddisfazione, Salvatore Gazziano, componente del Comitato promotore Pistacchio di Raffadali Dop, che spiega: “Dopo la concessione della Denominazione di origine protetta per il nostro pistacchio, avvenuta ufficialmente il 22 marzo 2021, sono sempre di più i produttori e i trasformatori che stanno scegliendo di aderire a questo percorso di certificazione, validato da Csqa. Lo scorso anno, infatti, hanno aderito quattro aziende e due confezionatori, per i quali è stato necessario tra l’altro intraprendere un iter in deroga autorizzato dal Mipaaf in quanto l’approvazione del piano dei controlli della Dop non è arrivato in tempo utile per certificare, poiché la campagna di raccolta era terminata. Quest’anno, le richieste di adesione alla Dop scadevano invece alla fine di maggio e la risposta che stiamo ottenendo è ottima, in quanto hanno fatto domanda per la Dop nove produttori e tre confezionatori, raddoppiando quindi il numero del 2021, solo nel giro di pochi mesi. Il lavoro da fare rimane ancora tanto – prosegue Gazziano – perché le potenzialità per crescere ancora notevolmente ci sono. Tuttavia, è importante intanto cominciare a farci conoscere e a farci apprezzare con questo nuovo plus del Dop”.

Salvatore Gazziano

A livello commerciale, peraltro, i primi quantitativi di Pistacchio di Raffadali Dop arriveranno proprio in queste settimane. “E’ nel giugno 2022 – conferma Gazziano – che si cominceranno a trovare i primi quantitativi del nostro pistacchio in Italia e all’estero, sia sgusciato sia in guscio, anche in ristoranti, gelaterie e pasticcerie”.

Gli sbocchi, peraltro, non mancano. “C’è molto interesse per il nostro prodotto, sia in Italia sia all’estero. Per quanto riguarda l’export, il nostro prodotto è apprezzato in modo particolare nel lontano Oriente, ovvero Corea del Sud e Giappone, oltre che in Francia e in Germania”.

Pure per il valore da dare al Pistacchio di Raffadali Dop, Gazziano ha le idee chiare. “Il nostro obiettivo – rivela – è quello di arrivare a prezzi sui livelli del Bronte Dop, in quanto anche la qualità che noi proponiamo è altissima”.

Non può mancare, infine, anche uno sguardo alla campagna 2022. “Questo è un anno di carica – conclude Salvatore Gazziano – per cui ci aspettiamo un’ottima produzione sia in termini quantitativi, sia qualitativi. Finora tutto è stato regolare dal punto di vista agronomico e, peraltro, continuiamo a fare ricerca in collaborazione con le università di Catania e Palermo per nuove tecniche di contrasto alle cimici e ai funghi, sebbene nell’ultimo anno questi problemi si siano molto attenuati”.

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