27 febbraio 2018

Pistacchio, il business “giovane” degli Usa

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Se oggi il pistacchio rappresenta un grande business commerciale per gli Stati Uniti e in particolare per la California, la sua tradizione è comunque relativamente giovane. Risale infatti soltanto al 1976 il primo raccolto commerciale del cosiddetto “oro verde”. A rilevarlo è un servizio che il quotidiano “Repubblica” ha dedicato proprio al pistacchio, in occasione alla giornata a lui dedicata, quella del 26 febbraio.

Prima del 1976, negli States i pistacchi erano sì conosciuti, “ma – scrive Repubblica – erano poco più che orti familiari, hobby per appassionati di giardinaggio”. Quale fu dunque la scintilla che fece esplodere questo business?

Negli Anni ’40 – spiega ancora Repubblica – come si legge nel libro “Top 100 Food Plants, the most important culinary crops”, il gelatiere James W. Parkinson di Philadelphia propose il gelato al pistacchio. E tra i consumatori fu subito pistacchio-mania. Tanto che in Usa c’è una giornata nazionale, il Pistachio-Day, il 26 febbraio. Le coltivazioni si concentrarono nella regione più vocata per prodotti agricoli che amano i climi mediterranei, la California, che oggi produce 300 milioni di chili di pistacchi, ovvero circa il 98% del raccolto dell’Unione…I pistacchi, semi delle drupe di un albero originario del Medio Oriente, sono vecchi come l’uomo e già menzionati nella Bibbia. Gli alberi crescevano selvaggi in regioni desertiche e la leggenda vuole che per ottenere una vita fortunata gli innamorati si incontrassero sotto le loro chiome per sentire i pistacchi aprirsi nelle notti di luna piena. Grazie al loro alto valore nutritivo e alla conservabilità, i pistacchi erano una forma indispensabile di sostentamento tra i primi esploratori e commercianti, compresi i viaggiatori attraverso l’antica Via della Seta, che collegava la Cina con l'Occidente.

Si tramanda che la regina di Saba amasse i pistacchi tanto da aver stabilito che il raccolto del suo regno fosse riservato solo a lei. A Roma arrivò nel primo secolo d.C. con l'imperatore Vitellio e non è più uscito da cuore degli italiani. Peraltro sono frutti considerati toccasana per il cuore, grazie alla concentrazione di fitosteroli e antiossidanti. Il sapore così delicato e allo stesso tempo persistente è dato dagli aromi potenziati dai grassi insaturi (quelli buoni). Contengono anche molta fibra. In Iran, i pistacchi sono conosciuti come “noci sorridenti”. In Cina – paese che è il principale consumatore di pistacchio in tutto il mondo, con un consumo annuo di 80.000 tonnellate – sono chiamati noci felici o mandorle verdi”.

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