25 ottobre 2017

Più frutta e verdura sugli scaffali, possibilmente britannica. La svolta autarchica di Tesco

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Più ortofrutta proveniente dagli agricoltori del Regno Unito, soprattutto quando è di stagione, ma anche impegno ad aumentare l’utilizzo di frutta e verdura nella dieta dei propri clienti, introducendo più ortaggi nelle proprie ricette così come maggiori offerte serali che includano questi ingredienti nei propri negozi.

Fruit&VegPledge

Lo ha deciso uno dei grandi big del mondo della grande distribuzione britannica, Tesco, che ieri ha annnunciato, il primo tra i quattro più importanti attori del mondo della Gdo del Regno Unito, come sottolineano dall’azienda, di aver sottoscritto con la National Farmers’ Union l'accordo “Fruit & Veg Pledge” affinché vengano valorizzati i prodotti degli agricoltori locali, nonché di volersi impegnare a sostenere l’iniziativa della Food Foundation’s Peas Please, che invece intende convincere il numero maggior di cittadini a introdurre frutta e verdura nel proprio regime alimentare.

“Gli agricoltori e i coltivatori britannici producono cibo di qualità fantastica e noi crediamo che se investiamo a lungo termine in loro, i nostri clienti potranno godere di una migliore qualità, cibo a prezzi accessibili sia oggi che domani” commenta Jason Tarry, Chief Product Officer di Tesco nella nota diffusa dal retailer inglese.

Insomma, per tutti i fornitori esteri della famosa insegna inglese non è probabilmente giunto il momento di preoccuparsi considerando quanto il Regno Unito sia comunque fortemente dipendente dalle importazioni da altri paesi (Spagna in primis), ma è però abbastanza chiaro che se Tesco dovesse portare avanti per molto tempo e con coerenza questa politica di approvvigionamento di frutta e verdura, le importazioni potrebbero, a parità di referenza e stagionalità, diminuire.

L’affermazione del presidente della National Farmers’ Union, Meurig Raymond – “è giunto il momento che Tesco mostri pubblicamente il proprio sostegno agli agricoltori britannici” – lascia pochi dubbi sul futuro che il colosso inglese intende percorrere. Una decisione che sembra essere anche in linea con i sondaggi interni al paese che, sempre secondo la NFU, affermano come per il 90% degli inglesi sia fondamentale avere un'industria agricola produttiva.

Con la firma di questo accordo Tesco non si impegna solo a comprare più frutta e verdura dagli agricoltori locali, ma anche a pianificare con maggior anticipo le campagne promozionali, stabilire relazioni di medio lungo termine, dare maggior certezza sul fronte dei prezzi di ritiro, non cambiandoli all’improvviso e, dulcis in fundo, a pagare i fornitori in tempi utili. Promesse importanti quelle sottoscritte da Tesco e che farebbero felici anche moltissimi produttori italiani.

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