05 marzo 2013

Più si vede più si vende, ma ci vuole più animazione

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Finora i reparti e i negozi di ortofrutta hanno saputo giocare perlopiù bene le carte del visual merchandising, sviluppando abbastanza proficuamente le potenzialità della vendita visiva. Ma oggi gli si richiede uno “sforzo” in più: per diventare più interessanti e attraenti, per vivacizzare l’esposizione, per aumentare la frequenza di visita dei clienti e lo scontrino medio e, quindi, la produttività commerciale.

Un punto di vendita progettato intorno al cliente
Per raggiungere questi obiettivi, occorre non solo prestare maggiore attenzione alla qualità della merce, ma anche costruire aggregazioni merceologiche più “su misura” delle esigenze e delle complementarietà di acquisto dei clienti, progettare un layout merceologico e delle attrezzature secondo sequenze logiche, esporre i prodotti secondo i criteri di “lettura” del cliente, pianificare spazi di comunicazione e di animazione commerciale (generali e di reparto) dove realizzare sistematicamente iniziative programmate di promozione delle vendite (non solo legate al prezzo).

Esposizioni promozionali ed evidenziazioni
Questo ci induce sempre di più a realizzare “negozi nel negozio” all’interno dei quali prevedere degli spazi appositi dove creare accenti e animazioni commerciali e dove realizzare evidenziazioni ed esposizioni preferenziali (non solo in testata di banco, ma anche all’interno dell’esposizione continuativa): in cui avvicendare, per metterle di volta in volta in evidenza, le diverse componenti dell’offerta merceologica.

Variare e vivacizzare sistematicamente l'esposizione
Per rendere più efficace e attraente l’esposizione diventa allora importante variare nel tempo le modalità e i criteri espositivi, la posizione e gli spazi assegnati ai diversi prodotti e, naturalmente, alternare i prodotti “sotto i riflettori” sui punti di animazione commerciale: dove essi possano ricoprire, a turno, il ruolo di “primi attori”.

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