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03 dicembre 2024

Plastica, nessun accordo raggiunto

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Niente di fatto, si va al prossimo anno. Si è conclusa così la quinta sessione del Comitato intergovernativo di negoziazione (Inc-5) tesa a sviluppare un trattato globale sulle plastiche legalmente vincolante. 

Durante il summit che si è tenuto a Busan, in Corea del Sud, non si è raggiunto nessun accordo definitivo, ma qualche progresso sembra essere stato fatto: sarà quindi necessario un nuovo incontro nel 2025 (sede e date ancora da definire) per affrontare - e cercare di appianare - le divergenze presenti tra le parti.

Il summit in sintesi

Il summit globale ha avuto inzio lo scorso 25 novembre e si è concluso domenica primo dicembre. Alla sessione hanno preso parte oltre 3.300 delegati in rappresentanza di oltre 170 Paesi e più di 440 organizzazioni. 

L’impegno per sviluppare uno strumento vincolante - ossia il trattato globale - è stato deciso a marzo 2022, con una risoluzione adottata durante la quinta sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unea-5.2). Tale risoluzione prevede un approccio globale che consideri l’intero ciclo di vita della plastica, dalla produzione allo smaltimento. Il percorso è quindi iniziato a Punta del Este Punta del Este Uruguay nel 2022, per poi proseguire a Parigi, Nairobi e Ottawa.

Durante i lavori sono stati analizzati due documenti preparati dall’Inc, ma alla fine della sessione, i negoziatori hanno deciso di utilizzare il testo prodotto come base per i futuri negoziati.

I progressi

Da quanto emerso, nonostante ci siano posizioni diverse - i Paesi produttori tendenzialmente dicono di no a definire dei militi limiti - sarebbe comune l’impegno globale per porre fine all’inquinamento da plastica, ritenuto da tutti impattante. 

Secondo le stime, ogni anno vengono fabbricati 460 milioni di tonnellate di plastica e, ogni anno, finiscono nell’ambiente sotto forma di rifiuti almento 20 milioni di donnellate. 

Il dialogo a livello globale avrebbe quindi posto le basi per un trattato che proteggerà salute, ambiente e futuro. In altre parole, quindi, sono stati costruiti ponti per avvicinare le parti, ma la distanza su alcuni punti fondamentali è ancora tanta. 

Resta però chiaro l'obiettivo finale e cioè intraprendere azioni urgenti per invertire i gravi effetti dell’inquinamento da plastica sugli ecosistemi e sulla salute umana.

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