Sono 37.071 gli ettari coltivati nel 2020 a pomodoro da industria nel bacino dell’Organizzazione interprofessionale (Oi) Pomodoro da industria del nord Italia dove, proprio in questi giorni, stanno iniziando i primi conferimenti della materia prima negli stabilimenti di trasformazione.
“Il dato delle superfici effettive – commenta Tiberio Rabboni, presidente dell’organizzazione – attesta che c’è stato il pieno rispetto della programmazione definita da parte agricola e parte industriale durante la contrattazione, sia in termini di obiettivi generali, visto che le superfici effettive rispettano gli accordi, sia in termini specifici, visto che le verifiche compiute dall’OI, su mandato degli accordi del contratto quadro, accertano che gli impegni sono stati rispettati dalle singole Op (organizzazioni di produttori) ed imprese di trasformazione”.
A dimostrare l’ottima programmazione anche il fatto che le superfici effettive di quest’anno, ossia le superfici reali in campo, sono diminuite solo del 2,6% rispetto alle superfici contrattate ad inizio campagna, quando la diminuzione, di solito, è in media del 4%.
Le superfici effettive del 2020 – conclude Rabboni – sono in linea con quelle dello scorso anno, visto che si registra soltanto un lieve aumento (+1,3%) rispetto alle superfici effettive del 2019, legato soprattutto alla crescita del biologico (ora pari a 3.451 ettari) trainata dai dati del territorio ferrarese. Ora si valuterà l’andamento della campagna per la verifica della programmazione, anche in merito agli impegni sul quantitativo prodotto”.
Questa la suddivisione delle superfici effettive nelle province del bacino del nord Italia: Piacenza 10.025 ettari; Ferrara 6.788; Parma 4.238; Mantova 3.998; Alessandria 2.173; Cremona 2.036; Ravenna 1.988; Reggio Emilia 1.111; Modena 867; Verona 838; Pavia 491; Lodi 526; Brescia 603; Rovigo 436; Bologna 320; Cuneo 217; Milano 138. Seguono altre province con valori molto più contenuti.
Per le superfici effettive biologiche spicca il dato di Ferrara con 2.212 ettari, seguita da Ravenna con 416, Parma con 247, Verona con 173 e Piacenza con 120.
L’Oi pomodoro da industria del nord Italia è l’organizzazione interprofessionale interregionale riconosciuta dal Ministero delle Politiche Agricole nel 2017 e dalla Direzione generale agricoltura e sviluppo rurale dell’Unione Europea nel 2012. Associa i soggetti economici della filiera del pomodoro del nord Italia, nello specifico nelle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto e nella provincia autonoma di Bolzano, in cui operano circa 2mila produttori agricoli (raggruppati in 13 organizzazioni di produttori) e 25 stabilimenti di trasformazione (facenti capo a 20 diverse imprese) per la produzione di concentrati, polpe e passate.