Oggi, 13 giugno 2022, si è riunita la maggior parte delle Organizzazioni di produttori del centro-sud del settore pomodoro da industria, per affrontare le problematiche della corrente campagna.
Le Op, pur comprendendo le motivazioni riportate nella circolare Anicav dell’ 8 giugno 2022, ribadiscono alla parte industriale che i costi di produzione del pomodoro da avviare alla trasformazione sono aumentati. Quanto asserito dalla parte agricola risulta confermato e certificato dalla stessa Ismea, che in una sua pubblicazione rappresenta incrementi di costo agricolo di un 25% rispetto alla scorsa campagna.
Alla luce di quanto sopra esposto non risulta possibile condividere la proposta fatta da Anicav circa i prezzi suggeriti alla propria base sociale.
Le Op presenti, dopo ampio dibattito e approfondite considerazioni, hanno convenuto che la propria proposta di prezzo iniziale risulta congrua e legittima, ma nello spirito ancora una volta dimostrato di concorrere a una condivisione delle reciproche esigenze (agroindustriali), hanno espresso una sofferta volontà comune di individuare un prezzo per la contrattazione, imprescindibile, di: euro/ton 130,00 per il pomodoro tondo; euro/ton 140,00 per il pomodoro da pelato; 220,00 euro/ton per il pomodorino. Per il pomodoro da produzione biologica una maggiorazione del 30%.
I presenti dichiarano questa posizione assolutamente immodificabile e propongono un ulteriore ultimativo incontro al fine di condividere una linea comune con il mondo industriale per l’imminente campagna.
Fonte: Italia Ortofrutta unione nazionale