11 marzo 2020

Pomodoro, i prezzi preoccupano i produttori europei

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I prezzi bassi, la minaccia di un virus importato attraverso le sementi e la concorrenza del Marocco. Sono le preoccupazioni che attanagliano i produttori di pomodoro di Spagna, Francia, Italia e Portogallo i cui rappresentanti si sono riuniti venerdì scorso in videoconferenza per analizzare la situazione e le previsioni di mercato per i prossimi mesi.

In Italia e Spagna i produttori sono preoccupati per i prezzi bassi nonostante la tendenza in calo della produzione, mentre si mantiene sugli stessi livelli la Francia dove si prevede che la produzione in questa stagione si attesti tra le 500 e le 520mila tonnellate. In Spagna la produzione invernale per il consumo fresco è stata stimata in 1,5 milioni di tonnellate e le previsioni per la stagione estiva sono di 600mila tonnellate. Il gruppo ha inoltre osservato una crescente segmentazione del mercato verso le specialità, sia varietà piccole che molto grandi.

Sul fronte concorrenza impensieriscono le importazioni dal Marocco che continuano a crescere anche in questa stagione: le previsioni parlano di 500mila tonnellate rispetto al contingente preferenziale di 285mila tonnellate previsto dall'Accordo di associazione. I Paesi si sono rivolti alla Commissione europea per denunciare che le concessioni fatte su questo prodotto, inizialmente destinate a mantenere il livello delle esportazioni tradizionali marocchine verso l'Ue ed evitare perturbazioni del mercato, non vengono rispettate.

Salvatore Dell'Arte presidente di Coop Aurora

“Il problema delle importazioni dal Marocco esiste da anni e se ne continua a parlare – sottolinea Salvatore Dell’Arte, presidente della Coop Aurora di Pachino (Siracusa)–. Il Marocco ha tecniche diverse dalle nostre e non ci sono le nostre regole di contratto di lavoro. Non ero presente all’ultima riunione in videoconferenza ma, come membro del Comitato del pomodoro, ho più volte sottolineato che occorre mettere in atto una strategia per cui il prodotto che entra dai Paesi extra-Ue deve prendere come riferimento il prezzo minimo che corrisponde ai nostri costi”.

A preoccupare i Paesi produttori, poi, oltre al Covid-19, c'è un altro virus, l’agente patogeno ToBRFV, importato attraverso le sementi e il cui Paese d’origine non è ancora stato individuato. In Spagna, il parassita è stato identificato alla fine dell'anno, ha colpito una superficie molto limitata di serre, circa cinque ettari, e sono state applicate le misure di eradicazione appropriate, senza che siano stati rilevati nuovi casi. Anche in Francia e nei Paesi Bassi si sta sradicando su un'area molto limitata di serre.

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