28 ottobre 2016

Pomodoro da industria. Italia secondo produttore al mondo

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Il 14% della produzione mondiale di pomodoro da industria arriva dall'Italia. Una percentuale che sale al 49% se prendiamo in considerazione solo il mercato europeo. Numeri che pongono l'Italia ai vertici internazionali di un comparto che, secondo i dati dell'ultima campagna, ha prodotto un fatturato di 3,1 miliardi di euro. È quanto emerso durante il “Tomato Day“, evento che si è svolto a Parma durante l'ultima edizione di Cibus Tec.

I dati, elaborati da Anicav, l'associazione nazionale delle industrie che operano nel settore delle conserve alimentari vegetali, vedono, con 5,2 milioni di tonnellate di pomodoro da industria, l'Italia al secondo posto nella classifica dei più importanti produttori mondiali, dietro gli USA e davanti alla Cina che, dopo la parentesi positiva di due anni fa, continua a ridurre le quantità e ora è appena dietro l'Italia con 5,15 milioni di tonnellate.

In Italia nel Centro Sud è pari a 2,36 milioni di tons la quantità di pomodoro trasformato, in calo del 13% rispetto al 2015. Cresce del 6% rispetto allo scorso anno, invece, la produzione del distretto del Nord, con 2,84 milioni. Per quanto riguarda i mercati di destinazione del prodotto italiano, il 60% viene esportato nei mercati esteri, sia in Europa che oltremare per un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro.

Questi i numeri, ma secondo Giovanni De Angelis, direttore generale di Anicav, ci sono grandi criticità ancora da risolvere nel comparto, a partire dal rapporto tra industria e mondo agricolo “nonostante i notevoli sforzi fatti negli ultimi anni con la creazione e la valorizzazione di soggetti interprofessionali utili a garantire la definizione di regole comuni e una programmazione efficace”.

Il tema della filiera del pomodoro da industria italiano sarà anche al centro dell’annuale appuntamento, organizzato sempre da Anicav, dal titolo “Il Filo Rosso del Pomodoro“, giunto alla sua quarta edizione, che si terrà a Napoli, presso la Città della Scienza, il prossimo 2 dicembre. Verrà analizzato il caso spagnolo rispetto a quello italiano nella sessione mattutina, mentre nel pomeriggio verrà fatto il punto sulle relazioni tra industria e grande distribuzione.

Fonte news: Anicav. Credit foto: twitter/Sps Italia

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