15 marzo 2016

Pomodoro. Nel 2016 diminuzione produzione mondiale

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Si è conclusa il 9 marzo la 12° edizione del World Processing Tomato Congress, punto di incontro a livello mondiale dell’indutria di trasformazione del pomodoro. Quest’anno il Congresso si è tenuto in Sud America, a Santiago del Cile, dopo che la precedente edizione aveva visto l’Italia, a Sirmione, ospitare i più importanti player internazionali.

12WorldProcessingTomatoCongressDalle prime stime produttive, per il 2016 si prevede una diminuzione della produzione di pomodori a livello mondiale, dovuta principalmente al calo del primo trasformatore a livello mondiale, vale a dire la California, con una produzione che dovrebbe diminuire di oltre il 13%. Anche in Cina probabilmente ci sarà un calo, mentre nell’area del Mediterraneo la produzione nel 2016 dovrebbe essere stabile con volumi in linea con quelli della passata campagna 2015.

A rappresentare l’Italia in Cile (la prossima edizione del Congresso si terrà in Grecia nel 2018), Costantino Vaia, direttore generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro, prima realtà a livello nazionale e terza in Europa del settore.

Costantino Vaia, direttore generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro

Costantino Vaia, direttore generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro

“Se verranno rispettate queste previsioni – ha commentato Vaia al termine dei lavori –  dovremmo avere una situazione di sostanziale equilibrio tra consumi e produzione, con una certa stabilità del mercato. Inoltre, il perdurare dell’attuale cambio con il dollaro, dovrebbe favorire ulteriori opportunità di crescita per quanto riguarda l’export, in particolare verso gli Stati Uniti, dove attraverso la nostra controllata Pomi USA abbiamo chiuso un 2015 in crescita di oltre il 10%, consolidando una leadership come marchio di alta qualità. Nel corso del congresso – ha concluso Vaia- è emerso ancora una volta come per aziende di questo settore sia di vitale importanza che sostenibilità e innovazione siano pilastri della strategia aziendale, e direi che da questo punto di vista la nostra azienda è sulla strada giusta. A questo proposito, nei prossimi mesi, otterremo un’ulteriore importante certificazione che ci permetterà di mettere sull’ etichetta dei nostri prodotti una vera e propria “carta d’identità”, come ulteriore garanzia nei confronti dei consumatori.”

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