Partendo dall’analisi dei dati elaborati dall’Organizzazione interprofessionale Oi Pomodoro da industria nord Italia in merito alla raccolta, che avviene con modalità interamente meccanizzata, del pomodoro da industria, tutte le Op (Organizzazioni di produttori) e le Imprese di trasformazione dell’area Nord Italia si sono riunite per confrontarsi sulla situazione della campagna del pomodoro.
Al 16 agosto (ultimo aggiornamento disponibile) le consegne delle Op alle imprese sono già al 38,23% rispetto alla quantità contrattata totale e stanno procedendo anche questa settimana a ritmi molto intensi, caratterizzate da un grado Brix superiore alla media, con un valore di 4,99.
La campagna pomodoro 2020 è iniziata nel migliore dei modi con una corretta programmazione delle superfici e dei tempi di trapianto, come definito nel contratto quadro area Nord, secondo gli accordi fra produttori e trasformatori, in risposta alle esigenze dei mercati. La situazione si è poi complicata per l’andamento climatico che ha fatto registrare il perdurare di alte temperature, a partire dal 26 luglio, che hanno sottoposto il pomodoro nei campi a condizioni estreme e hanno causato la maturazione in contemporanea delle bacche la cui raccolta era programmata per le tre settimane successive.
La contemporaneità di maturazione ha generato un’ingente richiesta di consegna del pomodoro da parte degli agricoltori, a cui le imprese di trasformazione stanno rispondendo con gli impianti spinti al massimo della capacità produttiva e con ritiri giornalieri da record, tanto che nella settimana di Ferragosto si è raggiunto il quantitativo di circa 400 mila tonnellate consegnate, un valore mai registratosi prima nell’areale del Nord Italia.
Si rilevano limitate perdite di produzione, per superfici non raccoglibili a causa del concentrarsi della maturazione, e per queste le Organizzazioni di produttori stanno cercando di attivare interventi straordinari, nell’ambito dei propri programmi operativi dell’Ocm Ortofrutta, per supportare la singola azienda danneggiata.
La corretta programmazione dei trapianti sta comunque limitando tali perdite e saranno le condizioni climatiche delle prossime settimane a stabilire se sarà possibile limitare i danni.
Le superfici effettive divise per provincia
Ecco la suddivisione delle superfici effettive nelle province del bacino del Nord Italia: Piacenza 10.025 ettari; Ferrara 6.788; Parma 4.238; Mantova 3.998; Alessandria 2.173; Cremona 2.036; Ravenna 1.988; Reggio Emilia 1.111; Modena 867; Verona 838; Pavia 491; Lodi 526; Brescia 603; Rovigo 436; Bologna 320; Cuneo 217; Milano 138 ettari. Seguono altre province con valori molto più contenuti.