15 marzo 2024

Ppwr, accordo nel negoziato tra Consiglio e Parlamento europeo

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“Esprimo soddisfazione per l’accordo raggiunto all’unanimità a livello europeo sul Regolamento imballaggi. È un risultato importante, fortemente voluto dal Governo Meloni e ottenuto muovendoci compatti come Sistema Italia in difesa della filiera agroalimentare. L’equilibrio che è stato confermato tra sostenibilità ambientale, economica e sociale è una notizia fondamentale per settori produttivi importanti, come florovivaismo, bevande spiritose e vino. Adesso auspichiamo che anche sull’ortofrutta venga presa in considerazione la posizione espressa dal Parlamento Ue, che riteniamo rappresenti la migliore risposta per garantire le esigenze di sicurezza degli imballaggi e non caricare di ulteriori oneri questo settore rilevante per il made in Italy”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha commentato il via libera decisivo al nuovo regolamento raggiunto nel negoziato tra Consiglio e Parlamento europeo, che poi voterà ad aprile.

Meloni: valorizzate le nostre eccellenze

Sul tema è intervenuta anche la presidente del consiglio Giorgia Meloni: “Abbiamo dimostrato che oggi a Bruxelles c’è un’Italia che non si arrende a soluzioni che penalizzano la nostra industria, ma che è capace di continuare a negoziare fino alla fine in maniera decisa, facendo valere la bontà dei propri argomenti, valorizzando le nostre eccellenze e riuscendo a modificare sostanzialmente il risultato finale”.

“Il merito di questi successi – ha sottolineato la premier – va attribuito all’azione di impulso assicurata dai Ministeri coinvolti, in stretto coordinamento con Palazzo Chigi, all’attività negoziale condotta dai nostri rappresentanti diplomatici a Bruxelles, ma anche al cruciale lavoro di squadra svolto dai nostri europarlamentari, che hanno saputo travalicare gli schieramenti politici. In questo senso, un ringraziamento particolare va a Massimiliano Salini e a Patrizia Toia, che hanno svolto un lavoro decisivo durante il trilogo nella costruzione del consenso a sostegno delle posizioni nazionali sul dossier packaging. Abbiamo dimostrato come un’Italia coesa e determinata possa davvero spostare gli equilibri a Bruxelles e giocare un ruolo da protagonista”.

La nota di Palazzo Chigi

Palazzo Chigi in una nota ha fatto sapere che “il regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio accrescerà la sostenibilità del settore, promuovendo una maggiore riciclabilità degli imballaggi, nonché contribuirà a ridurre alcune barriere al funzionamento del mercato interno, introducendo norme comuni sull’etichettatura e sulla gestione dei rifiuti. Il provvedimento impegnerà inoltre gli Stati membri a ridurre i rifiuti, lasciando, come da noi auspicato, flessibilità agli Stati ed agli operatori nella scelta delle misure per raggiungere l’obiettivo, in particolare tra imballaggi riutilizzabili e quelli monouso riciclabili, laddove questi ultimi, come nel caso del settore della ristorazione, rappresentano ancora l’opzione che offre il risultato ambientalmente migliore e per la conservazione dei prodotti agricoli e alimentari”.

“Gli emendamenti approvati – ha continuato Palazzo Chigi – incentivano tecnologie in cui stiamo investendo, come il riciclo chimico. Salvaguardano inoltre settori in cui le nostre aziende hanno accresciuto la riciclabilità degli imballaggi, in cui siamo all’avanguardia, come quello delle plastiche compostabili, o in cui esportiamo prodotti di eccellenza, come vini, spumanti, vermouth e distillati. Nella gestione dei rifiuti, libertà di scelta è concessa tra l’adozione del deposito cauzionale e il mantenimento di modelli virtuosi di raccolta separata, come quello italiano. La direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità contribuirà ad assicurare che le catene di approvvigionamento delle principali imprese europee siano il più possibile rispettose dei diritti umani e della sostenibilità ambientale. L’Italia ha svolto un ruolo chiave nel raggiungimento di un testo equilibrato ed efficace, che concentra gli oneri sulle società di grandi dimensioni (oltre 1.000 dipendenti e 450 milioni di fatturato globale) meglio in grado di monitorare le proprie catene di approvvigionamento e di contribuire alla mitigazione degli effetti delle attività economiche sui cambiamenti climatici, nonché alla tutela dei diritti umani delle persone interessate dall’attività d’impresa. I risultati raggiunti sono il frutto di uno sforzo corale di tutti gli attori del sistema Italia”.

Dopo il via libera di oggi,  i testi approvati saranno trasmessi al Parlamento europeo e quindi al Consiglio per l’adozione finale. Il Parlamento voterà in seduta plenaria nella settimana del 22 aprile.

Coldiretti: ok a principio reciprocità è vittoria filiera italiana

“L’applicazione del principio di reciprocità nella direttiva imballaggi è una vittoria della filiera agroalimentare italiana e del gioco di squadra messo in campo, oltre che un segnale importante per estendere a tutti livelli il concetto che tutte le merci che entrano nella Ue devono rispettare le stesse regole a cui sono sottoposti i produttori europei”, ha commentato la Coldiretti.

Un ringraziamento va al Governo, al Ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, ai relatori del Parlamento europeo Salvatore De Meo, Massimiliano Salini e Patrizia Toia e a tutti gli europarlamentari italiani che hanno contribuito al risultato.

L’accordo raggiunto all’unanimità tra gli Stati membri salvaguarda – ha spiegato Coldiretti – il principio di reciprocità per gli imballaggi in plastica immessi nel mercato Ue, attraverso norme di equivalenza per la plastica riciclata.

L’intesa raggiunta rappresenta un importante passo in avanti sulla proposta iniziale della Commissione che avrebbe avuto un effetto devastante sulle imprese agroalimentari italiane. In futuro bisognerà reintervenire per risolvere alcune criticità che persistono per il settore dell’ortofrutta in quanto mantenere in capo agli Stati membri la possibilità di concedere deroghe può frammentare il mercato europeo rendendolo complesso per chi esporta.

Coldiretti e Filiera Italia hanno anche lavorato per favorire l’utilizzo di bioplastiche totalmente biodegradabili e compostabili, che rappresentano un vero strumento di transizione ecologica di orgoglio italiano.

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