11 aprile 2024

Presentata Luv, la prima fiera di filiera dell’uva da tavola

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La Puglia è la regione che vanta il 60% della produzione italiana di uva da tavola, cui seguono la Sicilia col 35% e la Basilicata con il 5%. Gli ultimi dati Istat disponibili riportano che, con oltre 24mila ettari, la Puglia è la prima regione per superficie destinata alla coltivazione di uva da tavola. Un’eccellenza che oggi, grazie a Luv fiera, la prima fiera di filiera dell’uva da tavola in Europa, potrà finalmente avere una fiera dedicata.

Nata per rispondere alle sfide del comparto, Luv in programma a Bari dal 22 al 24 ottobre 2024 alla Nuova fiera del levante, dà appuntamento a produttori, operatori commerciali, tecnici, ricercatori, buyer del settore ortofrutta e imprenditori del comparto italiani e internazionali.

“Con questa prima edizione di Luv puntiamo a tenere insieme le diverse componenti della filiera dell’uva da tavola, in un confronto votato al miglioramento delle condizioni di produzione e alla qualità dell’uva che portiamo sulle tavole dei consumatori. Dal 22 al 24 ottobre a Bari, in Fiera del levante, avremo la possibilità di attivare un’analisi seria sulle nuove prospettive di business e di valorizzazione dei territori che producono uva da tavola, con un’attenzione massima, condivisa con la Regione siciliana, sulla sostenibilità ambientale e sulle innovazioni possibili in campo agronomico a sostegno della produzione e della redditività aziendale”, ha sottolineato l’assessore all’agricoltura della regione Puglia, Donato Pentassuglia.

L’obiettivo è far conoscere da vicino il territorio pugliese, ma soprattutto creare l’occasione per fare un lavoro di squadra tra i protagonisti della filiera, studiare nuove azioni di promozione e confrontarsi con la ricerca. Il tutto, in un contesto oggi alle prese con molteplici sfide. Prima fra tutti, produrre in modo sempre più orientato alle esigenze dei consumatori. Ma anche definire una programmazione condivisa e una corretta gestione del post-raccolta, nonché disporre di dati puntuali per scelte sempre più razionali, senza tralasciare sostenibilità e risposte ai cambiamenti climatici.

Un ponte fra ricerca pubblica e privata

“Tutte queste sfide e le altre che attendono il comparto potranno essere affrontate con successo solo se riusciremo a fare gioco di squadra e creare una sinergia – le parole di Mirko Sgaramella, project manager di Luv fiera – Offrire a tutti gli operatori della filiera un’occasione unica per incontrarsi, conoscersi e scambiare informazioni è stato d’altronde il primo importante motivo per cui abbiamo deciso di realizzare questa fiera. Il secondo – ha aggiunto – è legato al desiderio di creare un ponte tra il mondo della ricerca pubblica e privata e tutte le aziende e le imprese del comparto. In ultimo, riteniamo sia fondamentale la promozione: va benissimo valorizzare il prodotto uva da tavola in giro per l’Europa, ma a un certo punto serve anche ritornare all’origine e creare un momento in cui siano i giornalisti, gli influencer e i buyer a venire nei nostri territori di produzione per toccare con mano le nostre uve e apprezzare la qualità e la professionalità delle nostre aziende agricole e dei nostri operatori commerciali”.

Come annunciato, infatti, durante la tre-giorni giornalisti e buyer potranno prendere parte a tour nelle principali aree di produzione di uva da tavola, alla scoperta delle migliori realtà agricole e di commercializzazione, addentrandosi inoltre in alcuni dei più caratteristici borghi di Puglia.

Frulli: “Promuovere fiere specialistiche”

A intervenire nel corso della conferenza stampa anche Gaetano Frulli, presidente Nuova fiera del levante Bari. “Come Fiera del levante abbiamo subito sposato l’iniziativa. Una fiera dell’uva da tavola era doverosa, visto il ruolo giocato da questa coltura nella nostra agricoltura, oltre che strategica, se si considera tutto l’indotto economico che un comparto come quello dell’uva da tavola genera sul piano nazionale. Le aziende che saranno presenti durante questa manifestazione sono una risorsa economica di primo piano – ha proseguito – e noi abbiamo il compito di sostenere e valorizzare le eccellenze del nostro territorio. In qualità di presidente – ha concluso – l’obiettivo che mi sono dato è sempre stato quello di promuovere fiere specialistiche, capaci non solo di raccontare un’eccellenza, ma anche di darle la giusta promozione e il giusto valore”.


L’Europa produce circa 1,7 milioni di tonnellate di uva da tavola per il consumo fresco. A detenere la leadership produttiva è l’Italia, con Puglia e Sicilia che da sole rappresentano quasi un milione di tonnellate di produzione, con una superficie investita che si attesta a circa 45 mila ettari complessivi, pari al 92% del totale a livello nazionale. Tra i paesi esportatori di uva da tavola, l’Italia occupa il quarto posto della classifica globale e il primo di quella europea, rappresentando dunque il cuore della produzione europea con un fatturato all’estero che ammonta a 720 milioni di euro.

Del Core: “Questa filiera occupa il secondo posto in Italia per valore”

“Parliamo di un comparto che offre occupazione, crea valore, promuove il made in Italy, in cui operano professionalità tecniche e commerciali fortemente specializzate, in grado di offrire un prodotto la cui qualità è riconosciuta dai mercati di tutto il mondo – ha infatti spiegato in conferenza il presidente della Cut, Massimiliano Del Core – La filiera che rappresentiamo per valore occupa il secondo posto in Italia (subito dopo quella delle mele), e merita, a nostro avviso, una manifestazione specialistica. Per questo la Commissione italiana uva da tavola, associazione omni rappresentativa della filiera, ha garantito il proprio convinto sostegno e la propria piena collaborazione alla realizzazione di Luv. È una sfida ambiziosa, esaltante e allo stesso tempo più che mai necessaria per un comparto che affronta un passaggio cruciale per il proprio futuro produttivo e per il posizionamento del proprio prodotto sul mercato. La Cut – ha poi concluso – è lusingata e orgogliosa di far parte del comitato organizzatore della fiera e attiverà il proprio network di contatti per condividere con tutto il comparto occasioni di business e momenti di crescita nella prestigiosa e funzionale cornice di Luv fiera dell’uva da tavola”.

Di Piazza: “Un luogo e un contesto per confrontarsi”

A conclusione, la parola è passata a Vincenzo Di Piazza, presidente dell’associazione Uva da tavola siciliana che, da remoto, ha ribadito il sostegno all’iniziativa. “Come associazione abbiamo sin da subito sposato l’idea di una fiera. Siamo convinti che la filiera dell’uva da tavola necessiti oggi di un luogo e un contesto per confrontarsi e discutere dei cambiamenti in atto, delle problematiche e delle sfide che incombono. La nostra associazione nasce dalla volontà di fare squadra e collaborare con uno spirito che oggi con entusiasmo ritroviamo in Luv – fiera dell’uva da tavola, un’iniziativa che abbiamo abbracciato sin da subito, certi di offrire un’esperienza unica per tutti i protagonisti del comparto”.

Il comitato organizzatore di Luv Fiera è composto da Apeo, l’Associazione produttori esportatori ortofrutticoli presieduta da Giacomo Suglia, Cut-Commissione italiana uva da tavola e Associazione uva da tavola siciliana.

Ad oggi, Luv fiera vanta già il patrocinio di numerosi enti e associazioni. In particolare, la città metropolitana di Bari, il comune di Bari, i comuni di Puglia e Sicilia vocati alla coltivazione di uva da tavola: Noicattaro, Rutigliano, Mazzarrone, Canicattì, ma anche Palagiano, Barletta, Mola di Bari, Capurso e Palagianello; le tre Igp dell’uva da tavola: Igp di Puglia, di Mazzarrone e di Canicattì; le associazioni di categoria: Confagricoltura, Copagri e Alis; il Gal del sud-est barese e le tante associazioni che ruotano attorno al mondo dell’agricoltura e dell’uva da tavola; l’accademia italiana della vite e del vino; l’associazione regionale pugliese dei tecnici e ricercatori in agricoltura (Arptra) e l’associazione Lameta – Libera associazione mediterranea tecnici in agricoltura.

Fonte: Luv fiera

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