12 maggio 2023

Primavera flagellata dal maltempo: danni per miliardi

22

Più di mezza Italia in balia del maltempo: dal Veneto alla Campania passando per la Toscana. Ancora allarme rosso maltempo in Emilia Romagna. Sono già consistenti i danni sui campi, come a Ravenna, ma non si fermano le perturbazioni. Oggi è arrivato il ministro della Protezione civile, Musumeci: “Sono qui per fare avvertire al territorio e alle famiglie colpite la presenza concreta del governo: ma nessuno si faccia illusioni che la questione si possa risolvere in uno o due anni”. Riferimento anche alle frane e al dissesto idrogeologico: “Quello che è accaduto in Emilia- Romagna potrebbe accadere in qualunque parte d'Italia. Serve passare ad una seria progettazione del territorio e delle sue vulnerabilità”. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini chiama Roma: “Serve un decreto speciale per l’emergenza come fatto per le Marche”. C'è tanto da fare.

Bonaccini chiede strumento speciale, 1 miliardo di danni

In Emilia Romagna come si legge in un comunicato della Regione si leggono le dichiarazioni del governatore Bonaccini: “Quantificati danni per un miliardo di euro, ricostruiremo tutti con tempi certi. Grazie al Governo per la vicinanza, ora serve uno strumento normativo speciale che ci consenta di accelerare e sburocratizzare –  ha sottolineato Bonaccini, durante l’incontro in Comune, a Faenza, con le istituzioni e la Protezione civile-. Quando, a breve, avremo le cifre puntuali, non ci discosteremo molto. La visita del ministro Musumeci è un forte segnale di vicinanza del Governo, che apprezziamo molto. Il nostro impegno è quello di ricostruire tutto, e in tempi brevi e certi”.

Il messaggio di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini

“C'è un territorio ferito, che va curato al più presto. Ci sono persone che hanno perso tanto, anche la casa, e aziende agricole che hanno subito danni e vedono minacciata la propria sopravvivenza. Le istituzioni hanno capito sin da subito la gravità del problema e, da Roma a Bologna, si sono dimostrate reattive e vicine a cittadini e imprese. Una vicinanza che non si può non apprezzare, così come le prime risorse stanziate dal governo e la visita prima del ministro della sovranità alimentare e oggi della protezione civile. Ora, però, bisogna tenere i fari accesi sugli effetti del maltempo nelle colline forlivesi: c'è un grande lavoro di ricostruzione da mettere in campo e poi si dovrà aprire una necessaria e profonda riflessione sulla cura del territorio e sulla prevenzione che si deve mettere in atto perché questo non accada più. E su questo il ruolo degli agricoltori che, lo ricordiamo ancora una volta, sono custodi del territorio, può essere importante. Ma devono avere tutti gli strumenti, a partire da quelli normativi, per poter agire nell'interesse della collettività”. Parole di Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini.

 Cia Romagna: spezzate via le  coltivazioni

L'associazione romagnola in un comunicato: “L'evento calamitoso che ha colpito il territorio romagnolo ha provocato danni ingenti: centinaia e centinaia di frane in collina nel ravennate e nel forlivese-cesenate, ed esondazioni con allagamenti in pianura nel ravennate hanno isolato aziende, interrotto o distrutto strade, spazzato via coltivazioni determinando perdita di case, capannoni, mezzi, prodotti, frutteti e vigneti. La situazione è drammatica. Il presidente di Cia Romagna, Danilo Misirocchi, sottolinea: Il susseguirsi degli eventi eccezionali di questi anni – siccità, grandinate, gelate tardive con l'aggiunta dell'alluvione – mette a rischio l'agricoltura specializzata, la filiera ortofrutticoltura, con ripercussioni anche sull'indotto”.

Grosse precipitazioni  anche in Veneto

Dal suo profilo Facebook interviene il governatore del Veneto Luca Zaia: “La pioggia delle ultime ore è arrivata a superare i 90 mm nelle 12 ore e 150 mm in 24 ore mettendo in stato di preallarme alcuni dei corsi d’acqua principali della Regione Veneto. Si registrano alcuni contenuti allagamenti, ma la situazione è al momento ampiamente sotto controllo. Non si registrano attualmente situazioni di rischio per le persone o particolari criticità a carico della rete idraulica: stiamo seguendo, con i tecnici, lo scenario generale per essere pronti in caso di maggior bisogno”.

Potrebbe interessarti anche