Scordatevi il mercataro che grida per proporre la sua merce e attirare l’attenzione. Una figura passata alla storia da tempo, oggi il grossista deve conoscere le lingue, essere esperto in digitalizzazione, attento alla sostenibilità e che spende più tempo a pianificare che al mercato. Un bagaglio di conoscenze che possono rendere attrattivo e ricco di opportunità il lavoro nei centri alimentari all’ingrosso. Ne è convinto Gianpaolo Forcina, nuovo presidente nazionale di Fedagro giovani. Imprenditore di Fondi che myfruit.it ha intervistato.
Un fatturato da 12 miliardi
Il racconto pubblico sull’ortofrutta è molto orientato sul mestiere di agricoltore con relativi fondi per agevolare l’insediamento e lo sviluppo imprenditoriale delle nuove generazioni. Bene e giusto, ma gli altri operatori della filiera?” Si discute tanto di agricoltura, c’è attenzione sui campi ed è giusto così, ma iniziamo a parlare di mercati”.
Più attenzione verso il mondo dei centri agroalimentari sottolinea il presidente che rafforza l’affermazione con i numeri: “Io sono in Fedagro da cinque anni, sono onorato di essere alla guida della federazione giovani, in squadra siamo una ventina di giovani operatori e voglio sottolineare che nei mercati associati a Fedagro si movimentano 12 milioni di tonnellate di prodotto per un valore di 12 miliardi di giro d’affari. Questi dati dimostrano la valenza del nostro lavoro e la necessità di diventare sempre più protagonisti del mondo agroalimentare”.
Un settore ricco di opportunità
Il fatturato c’è. Si parte da qui: “Nel mio mandato, partito non a caso a Fruit Logistica a Berlino, voglio puntare sul far capire ai giovani che il nostro mondo è ricco di opportunità, sfatare il mito del mancato ricambio generazionale. I giovani ci sono e il nostro settore può garantire un buon business. Ne vale la pena. E’ necessario fare squadra per essere sempre più forti sia sui mercati nazionali sia internazionali”.
Il programma di mandato punta sull’informazione. “E’ partito un programma da Fondi, ma si allargherà ad altre città, per coinvolgere le scuole e spiegare cosa sono i mercati e cosa facciamo, la shelf life, l‘importanza della frutta e della verdura, perché è importante mangiare la frutta”. Questo il primo passo, poi il secondo: “Puntare sulla collaborazione con le università anche per formare futuri buyer e per tutti coloro che studiano il settore agroalimentare ma con approccio teorico e non conoscono i mercati. Si possono aprire molte porte”. Un chiaro messaggio positivo: “Molti sostengono che i mercati andranno a finire ma è assurdo questo scenario visti i numeri, poi il modo di lavorare è molto cambiato. il mercataro è una figura del passato, oggi si è imprenditori agroalimentari“.
Il presidente lavora con 12 Paesi europei
L’esempio più nitido arriva dall’attività del presidente: “Non c'è solo la presenza fisica nel mercato, io lavoro con 12 Paesi europei e voglio offrire la mia testimonianza. Oggi serve tanto studio da applicare nel settore. Prima si lavorava solo all’interno del mercato aspettando gli acquirenti, oggi servono economisti e altre professionalità”. Aumentano le aree di interesse: “Tecnologia, innovazione e sostenibilità sono le parole chiave, Pensiamo ai fondi del Pnnr che permettono di disegnare mercati più sostenibili con una catena del freddo più accurata e ben strutturata che ci porta ad allargare i nostri business e puntare su orizzonti più alti”.
Il tema degli orari prolungati e notturni
Spesso i grossisti intervistati da myfruit.it sottolineano la necessità di abolire l’orario notturno anche per attrarre più giovani. Cosa ne pensa Forcina? “A Fedagro giovani siamo molto attenti sulle fasce orarie, si sono fatti dei test a Fondi, Pescara e Firenze. Si stanno valutando nuovi orari. Si può superare l’orario notturno e quello prolungato grazie alla pianificazione. Il tema è sempre il primo ad aprire i nostri incontri – sottolinea il presidente -.Non c'è più quel traffico di clientela con camion e camioncini di una volta, c'è un forte avanzamento delle piattaforme logistiche, un mezzo di lavoro più all'avanguardia”.
Piattaforme digitali? Meglio alleate che nemiche
Il mercato cambia, aumenta la presenza di aziende che fanno consegne a domicilio grazie all’organizzazione offerta dalle App. E in questi giorni si è dato via libera al polo logistico di Jesi di Amazon che ora recapita anche frutta e verdura. Su questa nuovo concorrenza Forcina ha le idee chiare e parte da un dato concreto: “Fedagro ha firmato un accordo di collaborazione con Deliveristo la piattaforma specializzata nel canale Horeca per offrire ai consumatori finali una vasta gamma di prodotti diversificati, tracciati e di qualità”.
Non nemici ma alleati: “Ci sono nuove opportunità da cogliere nel digitale, dobbiamo stringere alleanze, piccole startup e grandi aziende si approvvigionano nei mercati perché trovano tutte le referenze e sono certificate, sicure ed è molto più semplice che andare in produzione. Invito tutte le startup digitali ad avvicinarsi al nostro mondo per sviluppare collaborazioni”. Non alzare muri ma costruire ponti. Questa la filosofia.