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08 agosto 2024

Prognosfruit: le prospettive per la stagione 2024/2025

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La consueta conferenza Prognosfruit, quest’anno organizzata a Budapest, Ungheria, da FruitVeB (Organizzazione interprofessionale ungherese di frutta e verdura) insieme a WAPA (Associazione Mondiale Mele e Pere), ha costituito un momento fondamentale di confronto per i produttori melicoli, per conoscere e commentare le previsioni di produzione di mele UE per la stagione 2024/2025. 

I dati presentati al Prognosfruit sono in grado di fornirci le prime indicazioni per la stagione entrante, che si preannuncia unica se comparata alle ultime stagioni, per quanto riguarda la ridotta disponibilità di mele per il mercato fresco e per il trasformato all’interno dell’Ue.

Si prevede infatti una diminuzione complessiva dell’11% di mele rispetto allo scorso anno, trainata dalle due varietà storiche quali Golden Delicious e Gala, che registrano una diminuzione stimata rispettivamente di -10% e -11% rispetto al 2023.

Davanti a questi dati, e considerando che si prevede un’importante diminuzione di quantità per le mele da industria e per il trasformato, che lasciano immaginare un rilevante aumento dei prezzi, l’ipotesi che prende quota è che il mercato per il fresco possa riconoscere prezzi mediamente più elevati del passato, e in linea con le aspettative dei produttori, che nelle ultime stagioni hanno visto crescere i costi di produzione insieme all’aumentare delle difficoltà nella produzione, dovute al cambiamento climatico e alla comparsa di nuovi agenti patogeni in campagna, mantenendo però grande difficoltà nel ricevere una remunerazione consona con gli oneri che sono chiamati a rispettare.

La situazione nell’Unione europea

Arrivando ai numeri nello specifico, le stime di produzione per il 2024 (tab. 1) prevedono un raccolto di mele in Europa pari a 10.207.000 tonnellate, inferiore dell’11% rispetto allo scorso anno e -14% rispetto alla produzione media dei tre anni precedenti

Tab. 1 (tonnellate) previsioni UE per Paese 

A causa delle gelate primaverili che hanno colpito maggior parte dei paesi europei, si prevede un raccolto inferiore di -11% rispetto allo scorso anno. In particolare, la Polonia perde quota con un calo di -20% rispetto al 2023 e stima una produzione di 3.190.000 tonnellate. Si prevede un raccolto in calo anche per altri paesi importanti come la Francia (-3%) la Germania (-16%). Torna a crescere invece il raccolto della Spagna (+9%), la Grecia (+57%) e la Slovenia (+26%). Segno in meno per diversi paesi colpiti dal clima, in particolare l’Austria (-49%), il Belgio (-34%), Rep. Ceca (-76%), l’Ungheria (-40%) e la Romania (-15%). 

L’andamento varietale 

In tabella n. 2 vengono riportate le previsioni di produzione europee distinte per varietà. 

 Tab. 2 (tonnellate) previsioni Ue per varietà La produzione prevista in diminuzione rispetto allo scorso anno si rispecchia anche a livello varietale. La Golden delicious torna a calare (-10%) con una produzione di 1.972.000 tonnellate, che è in linea con la produzione del 2022. In diminuzione anche la Gala (-11%) che segna la produzione più bassa degli ultimi cinque anni con 1.351.000 tonnellate. 

In ripresa di +3% invece la Red delicious, dopo la produzione particolarmente bassa del 2023, che raggiunge 616.000 tons. Stabile la produzione della Granny Smith (+1%) e della Fuji (0%). 

Cripps pink raggiunge il volume di 309mila tonnellate con un -3% rispetto allo scorso anno, così come le Nuove varietà club che mantengono una quota elevata di 639mila tonnellate, sostanzialmente in linea con il record produttivo dello scorso anno (-3% sul 2023). 

 

Uno sguardo alla situazione italiana 

Nella tabella n. 3 si riportano le previsioni di produzione italiane a livello regionale ed in tabella 4 l’analisi varietale. 

 Tab. n. 3 previsioni Italia per regione (tonnellate) 

Per l’Italia si stima una produzione totale di 2.162.495 tonnellate, leggermente inferiore (-1%) rispetto alla produzione dello scorso anno. Per quanto riguarda le singole regioni, sono previste in diminuzione le produzioni in Alto Adige (-9%) e in Trentino (-7%) per effetto di gelate primaverili mentre le produzioni di tutte le altre regioni sono in ripresa, in particolare quelle del Veneto (+33%), Emilia-Romagna (+15%) e del Piemonte con un +8%. 

 La produzione biologica italiana diminuisce leggermente rispetto alla produzione dello scorso anno (-6% sul 2023), costituendo con le 158.150 tonnellate circa il 7% dell’offerta totale. 

Avvio positivo per Vog, nonostante i volumi Ue in calo

Quella che sta per aprirsi sarà una stagione melicola non priva di sfide. È quanto emerso da Prognosfruit 2024, l’annuale conferenza itinerante durante la quale WAPA, “World Apple and Pear Association”, diffonde le previsioni sul prossimo raccolto di mele in tutta Europa. Da Budapest, dove si è svolta quest’anno la manifestazione, è emerso un quadro generale in flessione nella maggior parte dei paesi produttori con un raccolto che si dovrebbe attestare sui 10,21 milioni di tonnellate, in calo dell’11,30% rispetto alla precedente annata.  

A pesare sull’andamento produttivo sono stati i problemi durante la fioritura registrati in molti paesi produttori tra cui la Germania, che accusa un calo di prodotto in particolare nelle aree nell’est e nel nord del paese. Stessa sorte per la Polonia, il maggior produttore a livello europeo, di cui Wapa stima un calo importante del prodotto che avrà ripercussioni anche sulla produzione industriale. Segno meno anche per il Benelux e la Francia, in crescita invece la Spagna. Per quanto riguarda l’Italia, i dati di Prognosfruit prevedono una leggera flessione della produzione.    

“Siamo in una fase di grandi trasformazioni nei mercati internazionali dominati dalle incertezze geopolitiche e dalle incognite climatiche – commenta da Budapest il direttore generale di Vog Walter Pardatscher, a margine di Prognosfruit - Per rimanere competitivi è necessario adottare strategie di produzione e di commercializzazione ben definite e offrire un prodotto di qualità elevata che sappia sempre più rispondere alle esigenze dei clienti”. 

In questo contesto, importanza crescente acquisiscono gli impianti di protezione del raccolto come i sistemi antibrina e le reti antigrandine, che permettono la tutela delle risorse del territorio. Si conferma fondamentale inoltre l’innovazione varietale, con l’individuazione di varietà più resistenti alle mutate condizioni climatiche. 

“Il settore ortofrutticolo gioca un ruolo cruciale in questo scenario - spiega Klaus Hölzl- responsabile vendite di Vog – Per il momento le stime dicono che il raccolto 24-25 sarà in leggera flessione. Man mano che il raccolto procede ci confrontiamo con i nostri clienti, passo dopo passo, valutando insieme i quantitativi effettivi per pianificare al meglio la stagione. Il nostro Consorzio è pronto a rispondere alle sfide mettendo in campo tutte le soluzioni che permettano di proteggere la produzione e la redditività dei nostri soci. Abbiamo avuto un anno impegnativo che si sta chiudendo in maniera positiva e affronteremo anche la prossima stagione confidando nella qualità delle nostre mele e sulle politiche di category management che portiamo avanti da tempo, sia per la produzione integrata che per le nostre mele biologiche”.  

Il programma di Prognosfruit ha previsto quest’anno anche una tavola rotonda sul marketing dell’ortofrutta, dedicata alla condivisione di alcune best practice sulla creazione e lo sviluppo di strategie per stimolare il consumo di frutta e verdura. Fra i partecipanti anche Hannes Tauber, responsabile marketing di Vog. 

“Il nostro assortimento varietale è in grado di rispondere a diverse esigenze per 12 mesi all’anno e costituisce un asset fondamentale per fronteggiare la situazione globale e gestire al meglio le richieste dei consumatori – spiega Tauber - Il nostro obiettivo è quello di produrre mele al vertice della qualità e in grado di essere vendute in periodi commerciali diversi, dove ognuna dà il meglio di sè. La nostra offerta articolata ed equilibrata è un’opportunità di proporre al consumatore la mela giusta per ogni esigenza, in ogni momento dell’anno e in ogni mercato insieme ai nostri clienti. Abbiamo fatto inoltre un importante lavoro per la creazione di marchi forti, partendo dalla “semina” di un marchio, passando attraverso la sua “coltivazione” per arrivare al “raccolto”, con i marchi più maturi.  Con questa attività insieme alle innovative campagne di marketing puntiamo a stimolare il consumo di mele e di ortofrutta in generale, affrontando con ottimismo la prossima annata”.

Fonte: Assomela - Cso Italy - Vog

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