10 settembre 2014

Prugne californiane, c’è fiducia tra i consumatori

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Quasi 7 consumatori italiani su 10 (esattamente il 68%) ritengono che le prugne provenienti dalla California siano quelle dalla più alta qualità. A renderlo noto è California Prune Board, il consorzio dei produttori di prugne della California, che ha commissionato un’indagine ad hoc. L’Italia, secondo questo studio, si conferma tra i Paesi che maggiormente apprezzano le prugne secche, in particolare quelle provenienti dalla California. “Il Belpaese – spiega ancora il California Prune Board – è il secondo mercato europeo per le prugne della California (e quarto a livello mondiale). Da solo rappresenta il 7% del valore globale delle esportazioni. Inoltre, per il secondo anno consecutivo, sono cresciuti i numeri delle esportazioni verso l’Italia: nel 2013/14 sono state importate 4.384 tonnellate di prodotto, con un aumento del 4.5% rispetto all’anno precedente. L’indagine, realizzata da Rose Research Group tra i mesi di maggio e giugno 2014, esplora in dettaglio le abitudini d’acquisto e di consumo dei consumatori italiani in relazione alle prugne secche, con particolare attenzione alla consapevolezza relativa alla loro provenienza geografica. Sono stati intervistati oltre 1.000 consumatori, appartenenti al principale target di riferimento del prodotto, ovvero donne (tra i 25 e i 44 anni) responsabili d’acquisto nel proprio nucleo familiare. In generale, l’acquisto di prugne secche in Italia è rimasto in linea con il 2011, quando era stata condotta una precedente indagine. Tuttavia, rispetto al 2011, è aumentata l’intenzione di acquisto per le prugne secche della California da parte dei consumatori. In particolare vi è stato un aumento di intervistati che hanno dichiarato che: compreranno più spesso prugne secche (dal 21% del 2011 al 26% del 2014); comprerebbero certamente/probabilmente prugne secche se dovessero andare a fare la spesa oggi (dal 78% del 2011 all’80% del 2014); compreranno prugne della California durante la prossima spesa (dal 36% del 2011 al 41% del 2014). Le prugne secche – prosegue ancora il California Prune Board – vengono utilizzate dai consumatori principalmente come snack (49% dei rispondenti, con più della metà degli intervistati, 57%, che dichiara di mangiarle almeno una volta al mese come spuntino) o come “aggiunta salutare alla dieta” (46% dei rispondenti). In aumento rispetto al 2011 è il numero di intervistati che le utilizza come ingrediente per varie ricette (12% vs. 11% del 2011), in particolare per dessert e dolciumi (22% vs. 17% del 2011), e insieme a muesli o cereali per colazione (23% vs. 18% del 2011)”.

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