I ricercatori dell'Università di Liverpool hanno pubblicato uno studio suddiviso in due parti che dimostra come l’integrazione di prugne disidratate in un programma strutturato di gestione del peso, al posto dei soliti spuntini, sia compatibile con la perdita di peso.
Considerate alcune recenti statistiche che rivelano che quasi due terzi degli adulti in Inghilterra abbiano un peso elevato che lede la salute, i risultati degli studi sono stati accolti con favore dal California Prune Board, che ha a lungo sostenuto i benefici nutrizionali e salutari del consumo di Prugne della California come snack.
La ricerca è stata condotta dal dottor Jo Harrold e dai suoi colleghi dell'Università di Liverpool. La prima fase dello studio ha esplorato l'impatto della frutta disidratata (prugne e uvetta) sull'appetito, mentre la seconda fase ha cercato di stabilire se le prugne disidratate minassero la perdita di peso se consumate come snack all’interno di un programma strutturato di perdita di peso. I risultati hanno inoltre rivelato che il gruppo che ha consumato prugne disidratate ha riscontrato maggiori livelli di soddisfazione, semplicità e facilità ad attenersi al programma rispetto al gruppo di gestione del peso senza prugne disidratate.
Jason C. G. Halford, professore dell'Università di Leeds e presidente dell'Associazione europea per lo studio dell'obesità (Easo), che ha fatto parte del team che ha condotto la ricerca, in merito ai risultati afferma: “Questi studi dimostrano che la frutta secca può sia produrre sazietà che essere incorporata nella dieta durante la gestione del peso”.
La ricerca è contraria rispetto ai precedenti consigli dati che escludevano o limitavano la frutta secca per favorire la perdita di peso. Esther Ritson-Elliott, director of international marketing and communications per il California Prune Board, afferma: “Questo studio aiuta a correggere la percezione secondo cui la frutta disidratata apporti più calorie della frutta fresca e che possa dunque essere dannosa per la gestione del peso. In realtà, il contenuto energetico di un singolo pezzo di frutta è lo stesso sia che si parli di un frutto fresco che disidratato”.
“Il California Prune Board è entusiasta che i risultati dimostrino come le prugne disidratate possano essere utilizzate per aiutare la gestione del peso e contribuire al senso di sazietà, come parte di una dieta e di uno stile di vita sani. Con le attuali disfunzioni logistiche, le Prugne della California rappresentano un'ottima alternativa alla frutta fresca e possono essere conservate fino a un anno. Sono anche uno spuntino gustoso, pratico e tascabile per tutti coloro che cercano di migliorare la propria dieta e stile di vita”, conclude Esther Ritson-Elliott
Fonte: California Prune Board