Sono positive, secondo i produttori locali, le prime stime sulla raccolta delle prugne californiane destinate all’essiccazione. Secondo il Servizio nazionale di statistica statunitense, la produzione 2011 si attesterà sulle 122.000 tonnellate, ovvero il 4% in meno rispetto allo scorso anno, quando il quantitativo complessivo si era attestato sulle 127.000 tonnellate. Questo leggero calo non sembra affatto preoccupare i produttori, che lanciano invece segnali di soddisfazione, soprattutto in merito alle aspettative di qualità. “Ciò che stiamo vedendo sembra molto buono”, ha commentato a Capital Press Rick Buchner dell’Università della California e consulente dell’azienda agricola Cooperative Extension. “Abbiamo diradato il carico di frutta verso il basso e stiamo ottenendo al momento frutti dall’alto contenuto zuccherino”. La nota dolente del comparto rimane comunque la redditività. Il California Dried Plum Board, organismo rappresentativo di 900 produttori e 21 confezionatori del settore, ha evidenziato che il prezzo a tonnellata delle prugne essiccate è passato nel corso di cinque anni da 1.300 a 1.226 dollari.
08 settembre 2011
Prugne, soddisfazione in California
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