06 settembre 2022

Puglia, manca il carburante e chiudono i distributori

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Causa sciopero, i trasportatori tarantini di carburante che lavorano per l’Eni non stanno rifornendo le pompe dallo scorso primo settembre.

Il che, a cascata, sta generando una situazione che tende ad aggravarsi di ora in ora: i distributori, ormai a secco, chiudono. E di conseguenza si fermano anche gli autotrasportatori, i quali non riescono più a garantire la distribuzione dei prodotti. 

Coldiretti: “Consegne alimentari a rischio”

Coldiretti Puglia ha così sintetizzato la situazione: “Preoccupa lo sciopero degli autotrasportatori per la distribuzione di carburante che mette a rischio le consegne degli alimenti e le lavorazioni nei campi della Puglia. Si stanno esaurendo, in tutta la Regione, le colonnine per i rifornimenti di gasolio, con quello agricolo che già è ridotto al lumicino”.

A preoccupare è soprattutto il destino dei prodotti deperibili, ortofrutticoli in primis: “Già i rincari dell’energia hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola – aggiunge la confederazione – Inoltre, senza gasolio si spengono le serre, con gli agricoltori che devono abbassare le temperature per produrre ortaggi, fiori e funghi coltivati. Ma quanto sta accadendo rischia anche di fermare i trattori nelle campagne“.

Lo sciopero

Quanto allo sciopero in corso, la stampa locale segnala un'ottantina di veicoli industriali che presidiano dal primo settembre un varco dell’impianto Eni di Taranto, impedendo l’ingresso e l’uscita delle autobotti.

Gli autotrasportatori in sciopero contestano alla raffineria l'impiego di personale non locale. La distribuzione del carburante è infatti stata assegnata a un'impresa di autotrasporto del Gruppo Gavio, la G&A precisamente. La quale starebbe impiegando, in subappalto, diversi autotrasportatori provenienti dall’esterno della provincia di Taranto, escludendo così coloro che lavorano per Eni da anni.

Domani 7 settembre, in Prefettura, si dovrebbe svolgere un incontro tra sindacati ed Eni per dirimere la questione. 

Se verrà trovato un accordo, la distribuzione del carburante dovrebbe riprendere fin da subito. Ma ci vorrà in ogni caso un po' di tempo affinché si possa tornare alla normalità.

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