Sono aumentate del 6% le vendite dei 17 negozi Agrintesa nel 2018. Lo comunica l'importante cooperativa di Faenza che ha diffuso gli ultimi dati relativi all'andamento dei suoi punti vendita nel 2018: sono state commercializzate frutta e verdura per 6.700 tonnellate e 14.000 ettolitri di vino per un totale di 11 milioni di euro di fatturato. “Una vera e propria azienda nell'azienda” sostiene il direttore Cristian Moretti che sottolinea come questi punti vendita rappresentino una filiera corta che valorizza le produzioni dei soci della Cooperativa. “In questi anni Agrintesa ha sviluppato una divisione aziendale specializzata proprio per la gestione dei negozi, dove lavorano 90 persone altamente qualificate e formate per svolgere questo servizio“.
Numeri importanti, quindi, con 1,2 milioni di presenze nei negozi situati nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Bologna e Modena, che registrano una media di 23.000 scontrini staccati a settimana con punte di oltre 600 al giorno nei negozi più frequentati. “L’80% delle vendite riguarda frutta e verdura, a partire dai prodotti di punta della Cooperativa: fragole, ciliegie, nettarine, albicocche, pere, mele, kiwi, susine, lattughe e ortaggi vari. Il restante 20% è dato dal vino, venduto sia sfuso che in bottiglia, proveniente dalle cantine di Agrintesa, oltre che da prodotti minori come olio, miele e trasformati.
L’organizzazione logistica dei punti vendita ha la sua base a Gambettola (FC), dove si trova la moderna piattaforma di 1500 metri quadri da cui partono le spedizioni per tutti i 17 negozi. Nei punti vendita i clienti possono scegliere anche tra i brand più affermati di Agrintesa come Valfrutta Fresco, Alegra, Opera, Mela Più, Alce Nero e altri ancora. All'interno dei negozi vengono anche organizzati eventi, degustazioni. “Lo spirito con cui Agrintesa gestisce e promuove questi negozi – conclude il direttore Moretti – è quello di valorizzare le produzioni dei soci e fare conoscere la Cooperativa anche fuori dal suo tradizionale ambito d’azione. Per il futuro non ci precludiamo la possibilità di nuove aperture, dove le condizioni dovessero verificarsi favorevoli”.