26 agosto 2015

Qualità, commercializzazione e innovazione. Vog festeggia i suoi 70 anni

79

«Vog non è un ufficio a Terlano, ma un consorzio formato da 16 cooperative che si muovono insieme sul mercato come una grande famiglia». E il termine “famiglia” è ricorso spesso nelle parole del presidente di Vog Georg Kössler durante la conferenza stampa che si è tenuta a Bolzano presso l’Hotel Laurin per festeggiare i 70 anni del consorzio. Un modo per sottolineare con forza quell’unione di intenti che sin dall’agosto del 1945, appena terminato il secondo conflitto mondiale, ha rappresentato il vero punto di forza di tutta la melicoltura altoatesina che aveva compreso come la vera sfida per ricominciare si giocava proprio sul campo della cooperazione.

È stato invece il direttore Gerhard Dichangs a ripercorrere le tappe più significative di un consorzio che oggi conta sul lavoro di 16 cooperative, 4.938 soci produttori, una superficie compessiva di circa 10.700 ettari, un raccolto di frutta di circa 650.000 tonnellate annue per un fatturato intorno ai 420 milioni di euro che posiziona Vog tra le prime 10 aziende dell’Alto Adige. Foto, ricordi, punti salienti arricchiscono per l’occasione l’house organ interno “apflel aktuell” che si presenta con una veste speciale, ricca di molti contenuti che ben illustrano con molti particolari e approfondimenti i 70 anni di vita di questo protagonista della melicoltura non solo italiano, ma internazionale.

E l’inizio di tutto, il 24 agosto del 1945, quando Josef Ungericht, presidente della Cooperativa Frutticoltori CAFA, decise che una “cooperazione tra cooperative” fosse l’unica soluzione per ripartire dopo la catastrofe rappresentata della Seconda Guerra Mondiale, è stato ricordato con forza da Dichangs. «Molte idee che poi hanno visto la loro attuazione nel corso di questi 70 anni sono nate allora». Sette tappe, sette decenni (1945-1954, 1955-1964, 1965-1974, 1975-1984, 1985-1994, 1995-2004, 2005-2014) che illustrano un percorso che ha visto cambiare ed evolvere i mercati di riferimento, le varietà coltivate, la base associativa, attraverso l’opera dei primi quattro presidenti (Josef Ungericht, Anton Mayr, Heinrich Danay, Matthias Josef Gamper) e di quello attuale, Georg Kössler.

Proprio Kössler ha voluto infine sottolinerare i tre pilastri che continuano a rappresentare i valori di riferimento di Vog: qualità, azione strategica nella commercializzazione, innovazione. «Tre pilastri che indicano una strada che noi seguiremo senza indugio».

Potrebbe interessarti anche