03 aprile 2019

Quando la tecnologia aiuta l’export delle ciliegie

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C'è soddisfazione non solo in Val di Non, ma anche a Lugo di Romagna per i risultati raggiunti con le ciliegie firmate Melinda. Da qualche anno, infatti, rappresenta un prodotto nei confronti del quale il Consorzio trentino sta puntando con costanza e investimenti, a partire da quelli tecnologici, con l'installazione nel 2016 di un impianto Unitec a 6 canali, equipaggiato con la tecnologia Cherry Vision 2 per la calibratura elettronica e la classificazione della qualità delle ciliegie.

UNITECMelinda_CherryVision2

E i risultati, secondo quanto hanno recentemente comunicato entrambi gli attori, sono sicuramente positivi anche nel 2018, dopo quelli già di questo tenore nel 2017: Melinda, infatti, lo scorso anno ha registrato il più alto fatturato di sempre con le ciliegie e per la prima volta ha anche un incrementato l'export del 10%. Se nel 2017 la tecnologia aveva consentito di combattere i problemi derivanti dalla Drosophila Suzukii selezionando solo i frutti migliori e consentendo anche di risparmiare sul costo della manodopera aumentando il prezzo pagato ai produttori, nel 2018 la selezione delle ciliegie secondo precisi parametri qualitativi ha consentito di poter servire con coerenza i mercati esteri. 

“La soddisfazione del team Unitec si rinnova oggi, come allora, nell’apprendere che a distanza di altri due anni l’andamento continua ad essere positivo e la tecnologia Cherry Vision di Unitec continua a dare a Melinda i frutti sperati – afferma l'azienda romagnola in una nota –. Il Team Unitec, che vive della soddisfazione dei suoi clienti, riceve da questa notizia ulteriore impulso, per continuare nel suo incessante lavoro di innovazione, al servizio di nuovi concreti risultati per i propri clienti”.

 

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