Due anni fa il fallimento definitivo, ma la vicenda di GhanaCoop sembra una ferita ancora aperta. ModenaQui, infatti, vi dedica ampio spazio e torna sulla vicenda della cooperativa che conquistò, in pochi anni, pagine e copertine di tutto il mondo, dai servizi della Cnn alla visita dell’ex segretario generale dell’Onu Kofi Annan a Modena, portata a esempio di modello di cooperazione internazionale. Nata nel 2005, coinvolse la numerosa comunità ghanese della città e 700 famiglie del villaggio di Gomoa Simbrofo che trovarono reddito e lavoro attraverso le attività di import-export di ananas targate commercio equo e solidale. Poi il buco da quasi due milioni di euro a causa del mancato pagamento di una partita di ananas da parte di un grossista campano e una gestione aziendale non certo impeccabile che il commercialista che seguì la vicenda, oggi, giudica quanto meno “ingenua”. È proprio il commercialista, Adriano Dalfiume, che ripercorre il tentativo a lui affidato di evitare il fallimento e che, tornando sulla vicenda, afferma che il piano di risanamento sembrava cosa fatta, attraverso l’accordo raggiunto con banche, creditori e distributori. Poi il cambio di rotta: “La banca capofila dell’operazione iniziò a rimandarci ad interlocutori diversi e iniziò una vera e propria fase di sfinimento. Passarono mesi di silenzio e ci rendemmo conto che il piano di salvataggio non era più condiviso. Il fallimento era quindi inevitabile”.
Fonte foto: Modenaqui.it