Secondo le rilevazioni di mercato Nielsen, il settore della IV gamma ha chiuso il 2021 con un valore complessivo pari a 867,3 milioni di euro, +6,3% (a valore) e + 6,9% (a volume) rispetto al 2020: risultati positivi nonostante il perdurare delle difficoltà legate alla pandemia.
Dopo un 2020 fortemente segnato dall'impatto dell'emergenza Covid-19, nel primo semestre 2021 il settore ha ripreso a crescere confermando il trend degli anni pre-pandemia. Il secondo semestre dello scorso anno ha segnato una nuova battuta d'arresto per le vendite, frenate dalla nuova ondata di Covid-19.
“Investimenti in ricerca ed innovazione nel nome della sostenibilità – ha dichiarato Andrea Battagliola, presidente del Gruppo IV gamma di Unione italiana food – sono i nostri punti chiave per continuare a crescere e garantire prodotti di primissima qualità ai nostri consumatori finali. Nonostante il perdurare delle difficoltà legate alla pandemia, siamo soddisfatti dei dati 2021 che ci consegnano una tenuta generale del settore, anche se ancora non siamo tornati ai livelli pre-pandemia. Le difficoltà provocate dal Covid sono anche relative all'incremento esponenziale delle persone in malattia all'interno della nostra filiera. Un settore che lavora materia prima fresca e che, quindi, non può contare su scorte di magazzino è fortemente impattato da picchi di personale in malattia come è avvenuto in questi ultimi mesi. I nostri sforzi per continuare a garantire i prodotti sui punti di vendita con la consueta puntualità e qualità sono stati enormi: per questo mi sento di ringraziare tutto il personale impiegato nella nostra filiera per l'impegno dimostrato”.
Fonte: Gruppo IV gamma di Unione italiana food