26 giugno 2018

Quinoa, in Colombia boom della coltivazione

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In Italia questo pseudocereale – appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae, quindi come gli spinaci o la barbabietola – è orami conosciuto da moltissimi consumatori, così come da moltissime aziende che hanno iniziato ad importarlo, venduto singolarmente i già in mix con molti altri alimenti, a partire dalle insalate di IV gamma. Ma la richiesta di questo seme considerato, per merito delle sue eccelse proprietà nutrizionali (naturalmente gluten free, ricco di fosforo, magnesio, ferro e zinco), un vero e proprio superfood, è esplosa un po' in tutto il mondo.

Quinoa_Pedon_AlisurE così come successo per altri frutti, ad esempio l'avocado, la grande richiesta da parte del mercato ha generato  un necessario adeguamento dell'offerta da parte dei paesi produttori. Ad esempio la Colombia che, secondo una recente nota diffusa del Ministero dell'agricoltura locale e diffusa dall'ICE, tra il 2014 e il 2017 ha aumentato i terreni destinati alla coltivazione di questa pianta del 154,8% per un totale di 2500 ettari dedicati.

Il ministro Juan Guillermo Zuluaga ha inoltre sottolineato che negli ultimi 4 anni la produzione complessiva di quinoa è aumentata dell’82%, con il relativo export che è cresciuto di 423 mila dollari e ha consentito al paese di aver accesso a nuovi mercati come Spagna, Australia, Emirati Arabi Uniti, Taiwan e anche l'Italia.

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