09 novembre 2017

Rapporto Food & Drink di Waitrose: stop ai grandi carrelli e tutti pazzi per curcuma e mirtilli

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Vanno al supermercato a fare la spesa più volte nello stesso giorno, non hanno ancora deciso cosa cucinare a cena al momento del pranzo, non considerano più inaccettabile mangiare da soli. Sono alcune delle tendenze di acquisito che emergono dall’ultimo Rapporto Food & Drink 2017-2018 elaborato da un punto di riferimento della grande distribuzione inglese come Waitrose.

Si riferisce all’anno che sta per chiudersi e a quello che arriverà e si basa sui dati di vendita provenienti dai negozi della nota insegna in Uk. Sebbene elaborato da una singola catena, rappresenta un’interessante fotografia di cosa stia succedendo nei consumi del mondo alimentare e delle bevande in un mercato importante come quello del Regno Unito e che spesso ha la grande capacità di “esportare” mode e tendenze che inizialmente prendono piede solo al di là della Manica.

Sia quando fa shopping in generale e soprattutto quando si parla di cibo, il consumatore britannico ormai segue una regola precisa: “faccio quello che voglio, quando voglio” afferma il Rapporto. Mai come in questo momento, secondo Rob Collins, Managing Director dell’azienda inglese, i consumatori sono padroni di quello che acquistano e decidono di consumarlo quando vogliono. Il primo risultato pratico di questo nuovo atteggiamento è che la pianificazione settimanale della spesa non è più quella di un tempo: si decide cosa mangiare con meno anticipo rispetto ala passato e si va al supermercato anche più volte nello stesso giornoI grandi carrelli? Stanno tramontando, sostituiti da quelli meno profondi in termini di referenze.

Tra i grandi trend alimentari che Waitrose ha monitorato in un anno di vendite spicca certamente una tendenza chiaramente veg, declinata su più alimenti e che conferma la grande attenzione verso il tema del benessere e del salutismo che ormai catalizza i nuovi consumi alimentari anche in molti paesi europei, Italia inclusa. E così emerge come gli inglesi acquistino sempre più proteine vegetali, quindi spazio a fagioli, semi di vario genere e frutta a guscio. Boom di vendite poi per una spezia, la curcuma,  e crescono anche le richieste di cavolo nero, bietole e dell’oramai noto kale, ovvero il cavolo riccio. Spazio alle bacche di ginepro (+17%) usate per guarnire molti piatti così come alle erbe, sempre più amate perché aggiungono freschezza ai piatti. Infine grande exploit dei mirtilli all’interno dell’universo dei berries, tanto da intaccare lo scettro delle fragole, da sempre amatissime nel Regno Unito.

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