È stato presentato ieri 5 luglio, a Bruxelles, dal vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, il pacchetto di misure per un uso sostenibile delle principali risorse naturali legato al Green Deal e destinato anche a rafforzare la resilienza dei sistemi alimentari e dell’agricoltura dell’Ue. Tale pacchetto include una comunicazione e quattro provvedimenti legislativi, tra cui il regolamento che regolerà le nuove tecniche genomiche ad evoluzione assistita, le Tea. Nella pratica, il nuovo regolamento prevede una procedura semplificata per la coltivazione e la commercializzazione delle piante ottenute attraverso queste nuove tecniche che nel 2018 la Corte di giustizia europea aveva accomunato agli Ogm.
Non sono mancati i commenti degli stakeholder.
De Castro: “Ue recuperi il terreno perso”
“Finalmente anche l’Unione europea potrà mettersi al passo dei competitor globali in un campo cruciale per il futuro del settore agroalimentare, quello dell’innovazione sostenibile – ha dichiarato Paolo De Castro, membro della commissione Agricoltura e sviluppo rurale – Questo regolamento apre la strada a un rinnovato dinamismo nell’ambito della ricerca e dell’innovazione in campo agricolo, che porterà allo sviluppo di nuove varietà vegetali in grado di rispondere alla sfida della sostenibilità, resistendo alle malattie e producendo di più e meglio, con l’utilizzo di sempre meno input. Un dinamismo che potrà coinvolgere in particolare centri di ricerca e laboratori di piccole e medie dimensioni, grazie al netto taglio del peso burocratico. Ci rammarichiamo che la proposta della Commissione non offra anche al settore del biologico la possibilità di sfruttare queste tecnologie innovative, limitando gli effetti positivi che potranno avere in termini di maggiore sostenibilità. Per questo, come Parlamento, siamo pronti a metterci al lavoro per migliorare la proposta e avanzare il più possibile nell’iter legislativo entro il termine dell’attuale mandato del Parlamento europeo nella primavera 2024. Era ora: dopo una serie di proposte che si limitavano a imporre maggiori obblighi e vincoli produttivi, oggi la Commissione mette sul tavolo un’alternativa concreta per i nostri agricoltori, che ci auguriamo possa avere un impatto decisivo sul futuro delle nostre produzioni alimentari”.
Cia: “Tea strategiche per il settore”
“L’agricoltura in corsa contro i cambiamenti climatici chiede all’Europa più attenzione alla sostenibilità delle imprese del settore e tempestività nelle risposte. Per questo la pubblicazione della proposta della Commissione Ue sulle nuove tecniche genomiche (Ngts) rappresenta uno step chiave del percorso verso la transizione green, mentre l’analisi d’impatto del regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Sur) non può considerarsi esaustiva rispetto alle perplessità del mondo agricolo”.
Così Cia-Agricoltori Italiani che ha aggiunto: “Ora che l’Italia ha visto approvato l’emendamento al decreto Siccità che consente la sperimentazione in campo delle Tecniche di evoluzione assistita (Tea), Cia auspica, infatti, che l’Europa prosegua speditamente con l’iter legislativo per le Ngts, incoraggiata e sollecitata proprio dalla pubblicazione della proposta dedicata. Bene, del resto, che il Consiglio europeo, sotto la presidenza spagnola, abbia espresso l’intenzione di portare avanti il dossier nei suoi prossimi sei mesi”.
Per Cia, resta dirimente investire nella ricerca e nell’innovazione genetica in particolare. Bisogna fornire alle imprese agricole cultivar più resistenti alle fitopatie e agli stress derivanti dai cambiamenti climatici e farlo in fretta vista l’aggressività di malattie come la flavescenza dorata, la xylella e la peronospora. Allo stesso tempo, vanno date anche altre garanzie agli agricoltori. Nello specifico, rispetto al regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. L’integrazione dall’analisi d’impatto sul regolamento Sur, divulgata in contemporanea con la pubblicazione del pacchetto legislativo Ue, non dà, infatti, risposte sufficienti riguardo la sostituzione delle sostanze attive e dell’utilizzo di fitofarmaci in aree sensibili.
“Serve un approccio costruttivo e speculare – ha ribadito Cia che da sempre è concretamente impegnata nel promuovere la riduzione degli agrofarmaci con progetti mirati ad ampliare la diffusione e la sperimentazione delle tecniche di biocontrollo per la difesa integrata delle piante – Il regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci deve sostanzialmente cambiare assetto e prevedere un percorso graduale e guidato, avviato proprio dalla messa in campo di soluzioni alternative, comprovate da studi scientifici, in grado di assicurare le stesse rese al settore. E non guasta che, in parallelo, arrivino proprio con il pacchetto della Commissione Ue nuove istanze per la riproduzione varietale, per la direttiva sul suolo che deve intervenire per contrastare cementificazione ed erosione del terreno, così come la revisione della direttiva rifiuti relativamente alla lotta contro lo spreco alimentare”.
“In ballo c’è la salute del pianeta, del patrimonio paesaggistico e della biodiversità, la sicurezza alimentare globale già pesantemente compromessa – ha precisato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – Non possiamo permetterci una riduzione della produzione agricola fino al 30%, rischio effettivo se il regolamento Sur, così com’è, venisse applicato. E non può bastare, contro il climate change, la lotta biologica e integrata, l’agricoltura di precisione e il biocontrollo, servono nuove tecniche di miglioramento genetico e, soprattutto, servono adesso”.
Assosementi: “Una nuova rivoluzione verde”
La nuova regolamentazione europea sulle Tecniche di evoluzione assistita (Tea) promette di dare il via a una nuova rivoluzione verde, con l’agricoltura che potrà finalmente contare su nuove varietà più sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico. È questo il commento di Assosementi, l’associazione che rappresenta le aziende sementiere italiane.
“La decisione presa dall’Europa conferma ciò che il settore sementiero sostiene da tempo, ovvero che è sbagliato accomunare le piante ottenute tramite Tea agli Ogm – ha dichiarato Alberto Lipparini, segretario di Assosementi – Questo riconoscimento è il punto di partenza fondamentale per un quadro normativo più corretto e basato su solide basi scientifiche”.
“Un punto importante della proposta sono gli incentivi previsti per orientare lo sviluppo di piante che possono potenzialmente contribuire a un sistema agroalimentare sostenibile. È un aspetto che accogliamo con particolare favore perché siamo convinti che le Tea siano strumenti indispensabili per sviluppare varietà più tolleranti o resistenti agli stress biotici e abiotici, con migliori caratteristiche nutrizionali e che necessitano di un minor utilizzo di fitofarmaci e fertilizzanti. Ulteriori incentivi sono inoltre previsti per le piccole e medie imprese, che rappresentano il nucleo fondante del settore sementiero italiano. Apprezziamo molto la proposta di regolamentazione basata sul prodotto, con una una valutazione del rischio che considera, caso per caso, anche i potenziali benefici”. ha aggiunto Lipparini
La proposta di regolamentazione presenta tuttavia alcuni aspetti che possano limitare il potenziale di queste tecniche, quali ad esempio il divieto di utilizzare piante derivate dalle Tea nell’agricoltura biologica. “Si tratta di elementi privi di basi scientifiche e che rischiano di negare agli agricoltori il diritto di effettuare una scelta in base alle loro preferenze ed esigenze. Ci auguriamo che questa limitazione possa essere rivista nella fase di discussione che coinvolgerà nei prossimi mesi Parlamento e dal Consiglio europeo”, ha concluso Lipparini.
Cibo per la mente: “Punto di svolta per l’agricoltura europea”
Cibo per la mente, il coordinamento di 15 associazioni della filiera agroalimentare italiana per l’innovazione in agricoltura, accoglie con favore la nuova proposta. “Ci troviamo davanti a un punto di svolta per il nostro settore. La nuova regolamentazione abbraccia finalmente l’approccio scientifico ed evidenzia il ruolo fondamentale che questi strumenti potranno avere per il futuro dell’agricoltura – ha commentato la portavoce Clara Fossato – La proposta afferma che grazie alle Ngts è possibile sviluppare in modo più rapido e preciso mutazioni che avvengono spontaneamente in natura e ottenere varietà più resistenti alle patologie e alla siccità, più produttive e più sostenibili. La decisione dell’Europa si affianca all’apertura alla sperimentazione in campo delle Tea promossa dal Governo italiano con il Dl Siccità, grazie al concreto lavoro della commissione Agricoltura del Senato presieduta da Luca De Carlo e che conferma l’impegno dell’Italia a favorire la sostenibilità sociale ed economica del settore agricolo. Auspichiamo che questa regolamentazione possa essere approvata, con l’obiettivo di garantire agli agricoltori europei la possibilità di fronteggiare con maggiore fiducia le sfide sempre più pressanti della sicurezza degli approvvigionamenti alimentari, del contrasto alla crisi climatica e nella direzione di un’agricoltura sempre più sostenibile”.
Fonte: Ufficio stampa Paolo De Castro – Cia – Assosementi – Cibo per la mente